Vittime della droga in discoteca e società ipocrita

Creato il 02 maggio 2012 da Laperonza

Il fatto è che la società ha ormai accettato come condizione normale il consumo di droghe in discoteca. Lo dimostrano le cronache che, puntualmente quando muore una giovane vittima dell’abuso di sostanze, scatenano l’ira funesta dell’ipocrita invocando la caccia allo spacciatore assassino. Lo spacciatore è potenzialmente assassino prima ancora della morte del giovane ed è allora che va cacciato. Dopo è troppo tardi. Ma siccome il consumo di droghe è dato come assunto dalla società ed i vertici della stessa ne fanno uso e abuso, partendo dai politici fino ai cosiddetti manager, non possiamo pensare che si prendano provvedimenti seri. Così muore un altro ragazzo, scatta la caccia allo spacciatore-killer e, tra qualche giorno, tutto tornerà normale, con spacciatori liberi di spacciare in discoteca, ragazzi che assumeranno sostanze pericolose preparate da dilettanti e le nostre teste infilate nella sabbia. Fin quando non si combatterà seriamente questo flagello, con controlli costanti nei locali e con la responsabilizzazione dei gestori stessi, continuerà questa ridicola farsa dell’ipocrita ricerca dell’untore del giorno dopo.

Luca Craia