In ricordo di Pio La Torre
Il suo impegno contro la mafia è indubbio, così come alcune sue intuizioni, quali ad esempio il non volere la base missilistica Usa a Comiso, motivo che lo ha riportato in Sicilia a lottare in prima persona come già in passato aveva fatto; schieratosi sin da giovane a fianco dei contadini, eletto consigliere a Palermo fu il principale, se non l’unico, accusatore del sindaco Salvo Lima (poi ucciso dai suoi stessi amici) e di Vito Ciacimino, colpevoli di aver dato vita con il “sacco di Palermo” ad una mostruosa speculazione edilizia, che ha portato ingenti quantità di soldi nelle casse mafiose, oltre che il consolidamento dei rapporti tra mafia e politica. Grazie a questa speculazione edilizia, la città di Palermo si è vista privare di numerose ville liberty che la rendevano unica e bellissima, al cui posto sono sorti anonimi palazzoni.
Pio La Torre resta sicuramente un esempio da seguire, peccato che non ci siano politici del suo calibro al giorno d’oggi, probabilmente lo dimostra anche il fatto che oltre 100 mila persone presero parte ai suoi funerali, tra cui Berlinguer. Forse è anche il suo esempio che porta gli amministratori di oggi a non ribellarsi al regime mafioso, anzi a stabilirne dei legami sempre più forti.
30 anni fa veniva ucciso, ciò che ha fatto deve vivere per sempre…!! Grazie Pio
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