Tappa mossa e giorno di fughe al Giro di Svizzera: i 193 km verso Gansingen, attraverso una serie di GPM di terza categoria, hanno invogliato gli attaccanti sin dalla prima mattina. Nella fuga buona sono riusciti ad inserirsi Daniel Oss (Liquigas), Salvatore Puccio (Sky), Vladimir Isaichev (Katusha), Klaas Lodewyck (BMC), Rubén Pérez (Euskaltel), Sébastien Minard (Ag2r) e Karsten Kroon (Saxo Bank). Dunque, un gruppetto composto in prevalenza da passisti, alcuni dei quali, dotati anche di un discreto spunto veloce. Dietro, con la Liquigas di Sagan a riposo grazie alla presenza del trentino Oss nella fuga, la Movistar del leader Rui Costa si è accontentata di tenere sotto controllo la situazione, evitando che il vantaggio, comunque alto, assumesse proporzioni preoccupanti.
Con una simile situazione, i fuggitivi sono giunti a giocarsi la vittoria nei chilometri finali: già ai -22, prima dell’ultimo strappo, inizia la bagarre in testa alla corsa, con Lodewyck che porta il primo attacco serio. L’avventura del fiammingo dura appena 4 km e, una volta ripreso e staccato, dà il via ad una serie di contrattacchi. Alla fine, nessun corridore riesce a fare la differenza, e si arriva così ad uno sprint a sei nel quale, teoricamente, Daniel Oss potrebbe rivestire i panni del favorito: ma il ragazzo di Pergine Valsugana ha già speso tanto e non ha la brillantezza per fare la volata. Vladimir Isaichev, 25 anni da Samara, si lancia ai 300 metri e contiene il recupero di Pérez, cogliendo così il suo primo successo in carriera davanti al basco, all’olandese Kroon e al siciliano Puccio. Il plotone della maglia gialla arriva a circa 10′.
Immutata la classifica generale, e tale dovrebbe rimanere anche dopo la frazione di domani, per molti versi simile a quella odierna: 199 km da Wittnau a Bischofszell (Canton Turgovia) con 5 GPM di terza e quarta categoria, l’ultimo dei quali scollina a 7 km dal traguardo.
Marco Regazzoni