Al terzo tentativo ce l'ho fatta.
Ho fatto i marcarons.
E MI SONO VENUTI BENISSIMO.
Ladurée, suca.
Lo so che esistono dolci più buoni, più soddisfacenti e migliori, però avevo un conto aperto con 'sti cosi francesi.
Vi avevo narrato i miei fallimenti rovinosi e posso dirvi che l'errore di base che ho fatto è stato quello di scegliere la ricetta sbagliata. Ho voluto seguirne un paio di facili, approssimative, e quindi è stata la disfatta totale, Caporetto al confronto una lotta a cuscinate.
Quindi, io ve lo dico, Giallo Zafferano is the way.
Ho fatto ESATTAMENTE tutto quello che prevedeva quella ricetta e sono venuti. Ho perfino comprato un termometro per dolci. Che è fondamentale, mi dicono.
Però mi hanno spacciato la ricetta come a difficoltà bassa, tempo di lavorazione 40 minuti. 40 minuti?? TRE ORE!
La ricetta non sto a riscriverla, se la volete è questa.
Prima fase, bianchi montati a neve più sciroppo di zucchero (temperatura 118 gradi, mi raccomando):
Mischione di zucchero a velo e farina di mandorle:
E poi miliardi di palline sul coso apposito del kit che avevo comprato e sulla carta da forno.
E poi bisogna aspettare che si faccia il macaronage o come cavolo si scrive. In sostanza bisogna attendere finché la superficie non è più appiccicosa. Io all'inizio pensavo di aver aspettato a sufficienza. Invece no.
Disastro.
Quindi ho spento il forno e ho aspettato. Ancora e ancora. E sta maledetta pellicina si è formata. Era quasi una crostina. Più umidità c'è nell'aria, più bisogna aspettare.
Ma alla fine l'impresa è riuscita.
Ero quasi commossa.
Ho esultato come quando abbiamo vinto i mondiali.
Ma che fatica.
Ho fatto anche il ripieno, crema al limone.
Non ero mai arrivata a fare il ripieno.
Ecco, tutto sto tribolare, ma io sono a dieta.
Quindi non li mangio.
Che idiota, eh?
Lo so.