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Vittorino Andreoli sulla strage di Motta Visconti: “Carlo Lissi non è matto. È incapace di gestire i sentimenti” – da IO donna

Creato il 17 giugno 2014 da Paolo Ferrario @PFerrario

Come si fa a uccidere la moglie, i due figli e poi ad andare a vedere la partita con gli amici? Rimozione, blackout su quanto successo nell’ultima ora? Secondo lo psichiatra Vittorino Andreoli, no, Carlo Lissi non aveva dimenticato. E, basandosi sugli elementi noti finora, tenta una ipotesi. “Lissi è molto attratto da una collega. Si dichiara, lei lo rifiuta, magari dicendo parole tipo “vergognati, hai moglie e figli”. Il suo desiderio è frustrato; lui, in modo più o meno inconsapevole, collega la sua delusione a loro. E, dopo aver fatto l’amore con la moglie (la donna è solo una preda) libera il campo dagli ostacoli. Dà una possibilità alla eventuale nuova storia. Poi va a vedere la partita. Non perché ha dimenticato: la sensazione immediata è di avercela fatta. Anche Pietro Maso, 23 anni fa, era andato in discoteca dopo aver ucciso i genitori per impossessarsi dell’eredità.

Un matto? No

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