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Vittorio Curtoni ed Ernesto Vegetti: il fantastico in Italia

Creato il 09 ottobre 2011 da Martinaframmartino

Vittorio Curtoni ed Ernesto Vegetti: il fantastico in ItaliaQualche giorno fa, il 4 ottobre, è morto Vittorio Curtoni. Io non l’ho mai conosciuto, anche se leggo fantascienza da quando avevo 15 anni e fantasy da quando ne avevo 18 non ho mai frequentato l’ambiente del fantastico fino a qualche anno fa. Ho iniziato a scrivere su FantasyMagazine negli ultimi mesi della mia prima gravidanza, quindi il tempo per andare in giro a convention o anche a una semplice “pizzata” si era drasticamente ridotto.

Non lo conoscevo, ma il suo nome era uno di quelli che mi faceva un certo effetto. Senza di lui, che ha fondato la rivista Robot nel 1976, la fantascienza in Italia non sarebbe stata la stessa.

Silvio Sosio, che invece di Cartoni era amico, ne ha scritto un sentito ricordo: http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/15663/se-n-e-andato-vittorio-curtoni/

Di Cartoni era uscita recentemente l’antologia di racconti Bianco su nero e altre storie. Questa la presentazione che ne fa Fantanews, la newsletters di Delos Books:

 

BIANCO SU NERO: TORNA IN PISTA VITTORIO CURTONI

Da una delle più grandi voci della fantascienza italiana una raccolta di racconti semplicemente “necessari”: lucidi, appassionati, viscerali. Fantascienza “dalla parte dell’uomo”. E fuori dagli schemi

In Italia, da almeno quarant’anni, fantascienza fa anche rima con Vittorio Curtoni.

Il direttore e fondatore della rivista Robot degli esordi – quella che per tre anni, dal 1976 al 1979 “sconvolse” il mondo della SF italiana – e l’attuale direttore della rinata Robot, che dal 2003 è tornata a dominare le scene, è una figura centrale e poliedrica della letterature fantascientifica.

Divulgatore, saggista, giornalista, infaticabile traduttore. E scrittore di grande qualità. Che ora ritorna a pubblicare, cimentandosi nel format che in molti gli riconoscono come quello che gli è più congeniale: il racconto breve.

Sono infatti ben nove i racconti recenti di Curtoni raccolti nell’antologia Bianco su Nero, pubblicata da Delos Books e in tutte le librerie dal mese di settembre. Nove racconti destinati a rinforzare, se mai ve ne fosse bisogno, il rapporto di Curtoni con il suo pubblico e a ribadire le qualità creative di un grande sperimentatore della fantascienza di casa nostra.

IL LABORATORIO DELL’IMMAGINARIO

Coltivare l’originalità della propria voce, dare forma alle proprie visioni, coniugare l’analisi della contemporaneità con la spinta propulsiva della creatività. Quale scrittore non ambirebbe a ricevere critiche capaci di mettere in luce tutti questi aspetti all’interno della propria opera?

Vittorio Curtoni è uno dei pochi scrittori italiani (e non solo di fantascienza) che può dire di aver raggiunto questo traguardo. Uno di cui un collega (e quindi necessariamente anche un po’ rivale), ha detto: “Curtoni non si colloca in nessuna scuola perché quella scrittura così particolare, viscerale e lucidissima, sottile eppure appassionata, appartiene unicamente a lui” Sono parole di Valerio Evangelisti, che vanno ad aggiungersi a quelle di molti altri – critici, appassionati e scrittori – che hanno riconosciuto a Curtoni la capacità, la volontà  e persino l’ostinazione di sapersi porre al di fuori dalle scuole, delle mode e delle tendenze: l’unico modo per produrre letteratura “resistente”, capace di durare e di assomigliare, innanzitutto, a se stessa.

È con questa necessaria premessa che occorre quindi avvicinarsi alla nuova raccolta di racconti di Curtoni. “Piccole” storie di fantascienza lontane dalle astronavi, dai mondi ignoti, dai futuri immaginari, ma non per questo meno stupefacenti e capaci di produrre quel salto che solo un’immaginazione feconda, allenata e tenace è in grado di realizzare.

 

Vittorio Curtoni ed Ernesto Vegetti: il fantastico in Italia
All’inizio del 2010 avevo letto un’altra brutta notizia di questo tipo, in quel caso relativa a Ernesto Vegetti. Per chi non lo sapesse Vegetti ha curato per anni il Catalogo della letteratura fantastica, disponibile gratuitamente su internet e ricchissimo di informazioni sui vari generi di narrativa fantastica pubblicati in Italia. Non so quante volte ho consultato il catalogo durante la stesura di un articolo, quanto quell’interminabile sequenza di dati mi sia stata utile e quanto lo sarà in futuro. Una buona notizia, riportata sullo stesso Fantanews, è che il catalogo, dedicato al suo creatore, continuerà a essere aggiornato. Mi spiace solo di non avere abbastanza tempo a disposizione per poter collaborare anch’io.

La segnalazione:

 

CATALOGO DELLA LETTERATURA FANTASTICA, NUOVA RELEASE

È online la nuova versione con tante novità a partire dal nome, che diventa Catalogo Vegetti. Ora è possibile partecipare e utilizzarlo per gestire le proprie collezioni.

Da un paio di giorni è online, al consueto indirizzo www.fantascienza.com/catalogo, la nuova versione del Catalogo della Letteratura Fantastica, con importanti novità. La prima, innanzitutto: il nome, che cambia in Catalogo Vegetti della Letteratura Fantastica dopo gli accordi con gli eredi di Ernesto Vegetti, della cui opera il Catalogo è la continuazione. Un altro importante risultato dei raggiunti accordi è che sono state inseriti nel catalogo tutti i contenuti che erano stati fermati in quanto soggetti a copyright, come le oltre 12.000 trame, le classificazioni per generi e altro. Inoltre nelle schede dei volumi ora sono indicati i “credits” del compilatore della scheda.

Ricerca più sofisticata

È stata potenziata la funzione di ricerca, che ora può essere eseguita su porzioni del database — per esempio solo autori, o solo narrativa — ma che permette anche di cercare numeri ISBN o numeri di una collana: per esempio, se si vuole sapere cosa conteneva il numero 745 di Urania, basta scrivere “Urania 745″.

È disponibile anche il plug-in di ricerca per Firefox e altri browser compatibili, che permette di fare le ricerche direttamente dal box sulla destra del browser senza aver aperto il sito in precedenza.

Per i collezionisti

La novità più importante dal punto di vista software sono gli strumenti per gli utenti, che permettono di inserire trame, recensioni, dare voti e tenere traccia delle proprie collezioni e letture. Per ogni opera o per ogni volume l’utente (dopo aver fatto login) con un semplice click può indicare se ha letto il libro, se lo possiede nella sua biblioteca o se lo vuole inserire nella sua mancolista. Per chi ha grosse collezioni c’è anche una scorciatoia: andando sulla pagina di una collana (per esempio Urania) è possibile incollare l’elenco dei numeri che si possiedono in un campo di testo, divisi da virgole o a capi, per smarcarli tutti con un colpo solo.

Nuovi generi: c’è bisogno di voi

Un’altra cosa che può fare qualunque utente registrato è indicare il genere delle opere nel catalogo. Il vecchio catalogo aveva un’indicazione generica che divideva tra fantascienza, fantasy e horror; ora viene introdotto un sistema con generi principali e sottogeneri (da paranatural romance a steampunk), e in più indicazioni accessorie, come “per ragazzi” o “basato su serie tv”. E poiché, ovviamente, i generi sono anche in parte una questione opinabili, in presenza di più indicazioni il sistema cercherà di indicare tutte le scelte o almeno quelle più numerose.

Naturalmente tutto questo è nuovo: quindi le opere sono tutte da catalogare. Contiamo sul vostro aiuto!

Molto lavoro da fare

Naturalmente il grosso problema ora è il fatto che il Catalogo è aggiornato fino a fine 2009. C’è molto da fare per recuperare il tempo perduto: a breve verrà messo online anche il sistema per l’inserimento delle schede, in modo da mettere in grado di farlo chi vuol partecipare a questa grande opera.

 

Il catalogo: http://www.fantascienza.com/catalogo/



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