Le Conoscenze dell’Antichità alla Luce della Fisica Quantistica
Lo scienziato prof. Vittorio Marchi è intervenuto al Festival della Letteratura della Costa Etrusca 2011 con una brillante esposizione sia scientifica sia spirituale sulla saggezza e la profonda conoscenza che si cela nelle allegorie, nel misticismo, nella geometria sacra, nella numerologia, nei miti, nei monumenti, nelle opere d’arte dell’antichità, e sulla eterna verità dell’Uno di cui tutti facciamo parte.
«Bisogna considerare che l’affanno che scandisce il nostro tempo attuale dipende, in larghissima misura, dalla presunzione che ci fa credere più evoluti di quegli stessi antichi che hanno indagato il mondo millenni prima di noi, e che ci spinge a sottovalutare il valore dei simboli, con grave perdita della capacità intuitiva del pensiero percettivo. Qualcuno ha detto che l’intuizione è l’orecchio dell’anima. E noi oggi cosa facciamo? Noi, oggi, siamo sopraffatti da tecnologie cibernetiche efficaci nel salvare memorie, ma sempre più incapaci di interpretarle e comprenderle. forse, se fossimo un po’ più umili e attenti, potremmo, meno arrogantemente, riuscire a cogliere intorno a noi analogie non casuali e riferimenti molto più importanti di un sapere ben più vasto di come appare. Infatti non sarebbe certo la prima volta scoprire d’improvviso che nei millenni trascorsi erano già note conoscenze che credevamo di aver scoperto solo di recente. [....] Una energia intelligente, una intelligenza cosmica autosussistente, produce, riproduce, genera e rigenera se stessa a qualsiasi livello di tutti i suoi stadi evolutivi e in ogni fase del suo sviluppo. Se poi uno di questi stadi è rappresentato dall’Uomo, allora ritroviamo qui una manifestazione di questa energia quale è quella che è stata descritta da John Wheeler dell’Università di Princeton e cioè che: “L’osservatore è altrettanto essenziale alla creazione dell’Universo quanto l’Universo lo è per la creazione dell’osservatore”. [....] Non solo la Vita non può essere frutto del “Caso”, ma l’intero Universo appare finalizzato allo sviluppo della Vita fino al raggiungimento della meta della propria autocoscienza. L’emergentismo moderno è solito chiamare questo processo con il nome di “principio antropico”.»
Vittorio Marchi, La Scienza dell’Uno (2007)
- Vedi anche l’intervista esclusiva a Vittorio Marchi