E’ nella tranquillità del castello di Miradolo che Vittorio Sgarbi presenta il suo ultimo libro, “Nel Nome del Figlio“, un viaggio nell’arte attraverso i dipinti e i mosaici ispirati alle scene e figure cristiane.
Il Castello di Miradolo.
A gestire l’incontro tra il professore e i numerosi ospiti, in una sala raccolta a due passi dai giardini del castello, la Fondazione Cosso, da sempre impegnata attivamente sul territorio per avvicinare chiunque voglia all’interesse e alla sensibilità delle arti, della musica, della natura e del vivere civile.
Nata nel 2008 a Pinerolo da un’intuizione di Maria Luisa Cosso, la Fondazione spazia tra iniziative di eventi espositivi a quelli teatrali e musicali, fino a percorsi formativi e laboratori didattici rivolti a scuole e famiglie.
Vittorio Sgarbi, con la loquacità e proprietà di linguaggio che hanno fatto di lui uno dei massimi critici d’arte italiani, descrive nei minimi particolari dipinti e quadri a tema religioso: al centro, la figura di Cristo perché, come lui stesso sottolinea più volte, “I Padri non fanno la rivoluzione, sono i Figli a farla”.
Così passando da Giotto a Jacopo Bassano, da Michelangelo a Caravaggio, Vittorio Sgarbi trasforma una semplice occhiata a un quadro in un viaggio nella mente dell’artista.
Sullo schermo a muro scorrono uno dopo l’altro capolavori artistici di indiscutibile fascino, sempre magistralmente presi, aperti e letti come libri dal professore.
Un lungo applauso chiude poi la presentazione.
Un’arte che non deve nulla alla religione ma una religione “che all’arte deve tutto”.
Il Castello di Miradolo, inoltre, sta proponendo proprio in questi giorni un’esposizione del pittore Tiziano, con otto ritratti poco noti dell’artista veneziano.
La mostra è stata recentemente prorogata fino al 14 Luglio.
Vittorio Sgarbi
Maria Luisa Cosso, Presidente della Fondazione Cosso.
Articolo di Matteo Rinaldi.
Riprese foto e montaggio di Olga Anna Furchì.