Vivalascuola. Come si fa a fare pranzo dopo Auschwitz?

Creato il 26 gennaio 2013 da Retroguardia

""Come si fa a scrivere una poesia dopo Auschwitz? " chiese Adorno [...] "e come si fa a fare pranzo dopo Auschwitz? " obiettò una volta Mark Strand. Comunque sia, la generazione a cui appartengo ha dimostrato di riuscire a scrivere quella poesia" (Iosif Brodskij, Discorso per il Nobel, 1987)

Verba manent
meditazione sulle parole dei testimoni in Shoah di Claude Lanzmann, 1985

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di Maria Grazia Calandrone

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Non era il mondo. Non era l'umanità. Non sembravano esseri umani. Invece, siamo capaci anche di questo. È una scelta.

Quando abbiamo aperto le fosse piangevamo tutti per quella legna marcia fatta di uomini - figuren. Avevamo davanti uno strato secco, una pianura di corpi che si sbriciolavano.