Non bastasse The Artist per accorgersi di come il cinema francese goda di splendida salute, il suddetto festival presenta una rassegna di interessanti pellicole uscite al di là delle Alpi nel corso del 2010. Film mai arrivati dalle nostre parti che sono visibili con sottotitoli in italiano (o anche in polacco o giapponese, se proprio preferite) e che potete anche votare, contribuendo quindi all’assegnazione dei premi, come una vera giuria cinematografica. Come se foste il nuovo presidente della giuria di Cannes. Come se foste Nanni Moretti, o quasi.Il tutto è gratis, per iscriversi basta inserire la propria mail, i film sono visibili in streaming, con uno streaming tra l’altro che fila che è un piacere, i sottotitoli sono ben fatti e non alla cazzo di cane, e le pellicole visionabili sono variegate e ce n’è un po’ per tutti i gusti, con 10 lungometraggi (Belle épine, Case départ, D'amour et d'eau fraîche, Entre nos mains, Huit fois debout, J'aime regarder les filles, La reine des pommes, Memory Lane, Pauline et Francois, Un poison violent), 10 corti (tra cui Petit Tailleur del “dreamer” Louis Garrel) e 3 eventi speciali.Il tutto gustabile liberamente fino all’1 febbraio, quindi muovetevi!Ecco a voi intanto la rescensioné del primo film di questo festival che ho avuto modo di vederé…
È ufficiale: ho una nuova idola. Sì, una al livello della Sally Hawkins di La felicità porta fortuna o della Miranda July di Me and You and Everyone We Know e del nuovo consigliatissimo The Future. Una sorta di strampalata anti-Amelie, francese e naturalmente pure radical-chic, ma nemmeno troppo.Sto parlando di Valérie Donzelli.Chiiiiiiiiiiiiiiiiiii?Valérie Donzelli, dovreste cominciare a farvi suonare familiare questo nome, visto che in futuro lo sentirete spesso.Ok, forse dicendo così le ho portato un pochino, ma giusto un pochino, di sfiga, ma non era mia intenzione. Fatto sta che la Valérie (purtroppo) non nazionale arriverà il 30 aprile anche nelle sale italiane, sebbene probabilmente si tratterà delle solite 2 salette d’essai in croce, con la sua opera seconda Dichiarazione di guerra (La guerre est déclarée), film già parecchio acclamato in patria e che si preannuncia parecchio interessante. Tra l’altro era il candidato francese dell’anno per gli Oscar, ma non ha avuto la stessa fortuna del compatriota The Artist (che in quanto film muto non è considerato in lingua straniera, a meno che non si consideri quella muta una lingua straniera...).Nell’attesa possiamo intanto gustarci questo suo primo film, godurioso come un croissant appena sfornatò a un matinee, con sullo sfondo la Tour Eiffel e il profumo di baguette che si propaga nell’aria. Scusate gli stereotipi.La reine des pommes, la regina delle mele. Ma perché i francesi stanno così in fissa con le mele? C’è chi preferisce le pere, i francesi impazziscono per le mele… De gustibus.
In breve
My French Film Festival: iscrivetevi gratuitamente e guardate i film proposti.Les Reine des pommes: un film d’esordio divertente, leggero, fresco e scoppiettante, pieno di idee e trovate.Valérie Donzelli: è lei la mia nuova idola.(voto 7+/10)