Magazine Opinioni

Vivere da poveri nel paese più straordinario del mondo

Da Francesca1993
Tutto sembra una giostra impazzita, dove la politica, la finanza, l’imprenditoria, la criminalità organizzata e i grandi gruppi di potere, fanno a gara per accaparrarsi le ultime residue risorse ancora rimaste nelle tasche dei cittadini, mentre la disoccupazione avanza inarrestabile, e rischia di trascinare l’umanità dentro una guerra fratricida senza quartiere. il mio paese e' ancora il mio sogno Come possiamo vivere da poveri, quando calpestiamo il suolo di uno fra i paesi più ricchi e straordinari della terra,? Quale altra nazione europea (per restare nei paraggi), può concorrere con l’Italia e vantarsi di una tale e così straordinaria eredità? Dimentichiamoci del debito, dello spread, del pil, di banche, finanzia, e della Germania! Una guerra che non potremo mai vincere! Lasciamo invece che questa terra dia il meglio dei suoi frutti, delle sue potenzialità e capacità! Non abbiamo niente da importare – abbiamo tutto e di più! Chiudiamo i battenti al mondo per fare ciò che veramente sappiamo fare, e lasciamo ad altri quel lavoro sporco di cui tanto vanno fieri.
Dichiariamoci dunque “NAZIONE BIOLOGICA”, per liberarci da migliaia di fabbriche fumanti, malsane e inquinanti. Chiudiamola con la globalizzazione dei mercati e delle merci, per commercializzare i nostri di prodotti limitandoci alla quantità che siamo in grado di produrre e di consumare, o in caso di esportare. Consumiamo il nostro olio, il nostro vino, le nostre arance. Liberiamo le strade dal caos, dal fumo e dal frastuono di migliaia di camion, mezzi pesanti e affini che come una giostra impazzita si muovono avanti e indietro senza sosta e ragione per assecondare i bisogni effimeri di un consumismo demenziale e schizofrenico. Il mare è la nostra via di commercio – una opportunità che non abbiamo mai voluto cogliere, per dare in pasto il nostro territorio agli appetiti di multinazionali e gruppi di potere, che sulla nostra pelle hanno costruito le loro perverse fortune.
http://www.stampalibera.com/

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog