Un paesello di novemila abitanti (oggi) stretto tra la riviera della Costa Azzurra con le promenade alle moda di Nizza, Cagnés e Antibes, il blasonato centro profumiero di Grasse, l'elegante Saint Paul de Vence, il Museo Leger, che è nel territorio ma distante 4 chilometri e 4 colline dal centro (dopo la visita si fa molto prima a scendere a Cagnés) si è rimboccato le maniche ed è riuscito nell'impresa.
Certo, non sono stati tutti lì a nascondersi dietro il "non ci sono soldi" e a darsi le colore e gli uni agli altri.Certo, qui il benessere del paesello, della collettività è un valore.Certo qui conta chi sa fare, non chi è figlio o nipote di...
Certo il paese anziché sperperare in opere inutili, ha investito in parcheggi comodi, abbondanti e GRATIS. E all'ingresso del paese la municipalità, d'accordo con il ministero francese del turismo, ha ricavato un ampio ufficio turistico che distribuisce 7 giorni su 7, 10 ore al giorno tutto l'anno, GRATIS, opuscoli sul paese e sulla regione, opuscoli moderni, con le informazioni aggiornate ogni sei mesi e non ogni sessant'anni e stampati in 4 lingue diverse.
Certo, l'assessorato al turismo qui ha predisposto un percorso tra le vie del paese, ben segnalato da cartelli, che indica tutte le bellezze locali, dalla parrocchia dedicata alla Maddalena, ai resti della magione Templare, a tre case che crollarono decine di anni fa. Non sarà importante, ma anche questo fatto è parte della storia del paese e come tale viene valorizzato.Certo, il paese, per favorire il turista nelle visite, ha costruito percorsi tematici e per ognuno ha realizzato opuscoli moderni, con cartine e informazioni dettagliate, stampati in almeno 4 lingue e aggiornati ogni 6 mesi.
Certo, il Ministero del Turismo sa cosa sia la multimedialità. E i piccoli paesi pure. Perciò tutti hanno un sito internet curato, bello, ricco, pieno di informazioni, davvero multilingue e al passo coi tempi... distanze siderali dagli obbrobri mal tenuti dei nostri comuni o da quello scempio indegno che è Italia.itCerto, nei ristoranti si servono rigorosamente e con fierezza cibi e vini locali di qualità a prezzi adeguati.
Certo, qui nessuno si è perso in grandi e inutili progetti o in battaglie sproporzionate che riempiono soltanto la bocca. Hanno badato al sodo, a quello che il paese poteva e può fare, non alla vanagloria e alle tasche - che magari si saranno pure riempite lo stesso, chi lo sa, ma almeno è servito a qualcosa - di qualcuno.
Certo, tutto il paese anziché lamentarsi si è dato da fare, tutto il paese ha collaborato e collabora. Ecco perché attrae decine e decine di migliaia di turisti ogni anno, ecco perché tra le sue vie ci sono ben 60 piccole gallerie d'arte attive, decine di boutique e ristoranti, 3 immobiliari, ecc. ecc. Ecco perché qui la gente investe e i giovani restano.
Nell'entroterra di Nizza di paesi così ce ne sono a decine... BIOT non è un caso, è la normalità. Eh, già, in Europa... Poco oltre il confine della nostra mentalità retrograda e opportunista.Vivere di turismo, allora, si può!Francesco Teruggi.