Vivere e ascoltare se stessi...astrotarologia: magico alfabeto delle nostre emozioni

Da Colorefiore @AmoreeDintorni

"Ti ricordi quando mi hai chiesto se avevo le pastiglie per la felicità? La pastiglia è la vita. Vivi, buttati, apriti, ascoltati. Le tue paure, le tue ansie sono dovute al fatto che tu esisti ma non vivi. Sei castrato nei sentimenti. Sei bloccato. Ti ricordi quella frase di Oscar Wilde? Diceva che vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, e nulla più. "Ho scelto questa citazione da Fabio Volo perchè mi ha colpita. Io sono una di quelle persone che viene ispirata dalle parole e dalle frasi. Alcuni le chiamano “frasi fatte”, io le considero spuntii da cui trarre riflessioni.
Quanto è difficile parlare di felicità, soprattutto oggi che non si sa veramente più dove andarla a cercare: nell’amore, nel lavoro, nelle amicizie? Quale sarà la fonte della nostra felicità?Siamo continuamente sopraffatti da sentimenti ed emozioni che ci dominano, non riusciamo a controllarle e il più delle volte sono emozioni negative, di tristezza, rabbia, solitudine, frustrazione. La felicità ci sembra una condizione così lontana ed irraggiungibile che forse non ci rendiamo conto che l’abbiamo a portata di mano ogni giorno e che magari la sperimentiamo quotidianamente.
Esistere e non vivere. Qual è la differenza? La stessa che sta tra il sopravvivere e il vivere davvero. Quante volte siamo tentati di lasciarci andare, passivamente, lasciarci trascinare dalla vita perché si fa meno fatica, perché non ne abbiamo più voglia. Per un po’ ci sentiamo quasi sollevati da questo abbandonarsi, ma poi subentra una delle condizioni più tristi e frustranti che ci possano essere: l’apatia. A-patia, senza pathos, cioè senza emozione per quello che ci capita, per la gente che incontriamo, per le cose che viviamo ogni giorno.La vita è un grande contenitore, dentro ci sta di tutto, ma proprio di tutto. Gioia, dolore, rabbia, tristezza, delusione, vergogna, frustrazione, noia e ogni altra sfumatura emozionale che vi viene in mente. E su questo non concordo con la citazione riportata sopra: le paure e le ansie fanno parte della vita, è proprio perché sei nella vita cheprovi questi sentimenti e direi quasi: meno male!
Ognuno di noi avrà passato momenti di paura, terrore, angoscia, magari per una malattia o un abbandono che ci hanno sorpreso all’improvviso. Giorni o settimane passate a chiederci: “Lo supererò? Cosa farò dopo?”. E qualcosa dentro di noi ci dava la forza di continuare, di lottare, di pensare al dopo come ad un periodo di rinascita. Di solito è così: il periodo di sofferenza, dicono, rende più forti. La verità è che la forza non è data dalla sofferenza in se’, ma da come noi ci poniamo nei suoi confronti. La nostra forza d’animo è la molla per superare ogni cosa, per continuare a vivere anche nel dolore. Secondo me questo vuol dire “essere castrato nei sentimenti”: bloccare il proprio flusso di emozioni per ingabbiarle dentro di noi ed evitare che escano fuori nella loro prepotenza.Chi riesce a vivere, vive anche le proprie emozioni per quanto tristi e sconcertanti che siano.E così nel periodo successivo al dolore ci sembra di rinascere, vogliamo che la nostra vita abbia una svolta, diventi migliore. Ecco: questa è la forza che ogni giorno dovremmo mettere nelle cose. Perché poi, e per fortuna, la sofferenza passa, e ci rimane solo un ricordo sbiadito. Non dimentichiamoci mai di quello che abbiamo passato, soprattutto se ne abbiamo tratto qualche insegnamento.
Mi è capitato di leggere alcuni mesi faun libro che mi ha aiutato a capire come la gioia e l’amore siano presenti nella mia vita quotidianamente, anche quando la giornata mi sembrava delle più nere. Il libro a cui mi riferisco è “I sentieri si tracciano camminando” di Thérèse Jacobs-Stewart (Edizioni Thea), psicologa americana che si è occupata anche di meditazione. Il libro è una sorta di percorso alla scoperta delle nostre emozioni e delle nostre “abitudini emotive”, di quei sentieri emozionali, cioè, che nel corso del tempo ci siamo creati e da cui dipendono le nostre reazioni. Secondo l’autrice esiste il modo per liberarsi da questa consuetudine, dall’abitudine di agire in un certo modo perché così abbiamo sempre fatto. La reazione abitudinaria ad un evento è qualcosa che ci rende in qualche modo sicuri perché fa parte di noi da molto tempo. E’ un po’ come quando continuiamo a prendere la stessa strada tutti i giorni, giorno dopo giorno, per andare al lavoro o a scuola. Magari ce ne sarebbe una alternativa, ma siamo così abituati a prendere quella che lo facciamo quasi automaticamente. Io ho imparato da molti anni che cambiare ogni tanto non è poi così male, anzi, è un modo per dare una spallata alla routine. Un giorno mi sono svegliata e ho detto: “oggi vado a scuola prendendo il bus alcune fermate dopo!”. Cosa semplice, banale, ma è stato un diversivo!
Lo stesso accade per le emozioni: se noi proviamo a cambiare il sentiero che abbiamo costruito, potremmo riuscire anche a comprendere meglio le emozioni che proviamo. Il primo passo è la consapevolezza: la consapevolezza del nostro corpo attraverso un rilassamento ed un esame accurato delle nostro parti del corpo attraverso la visualizzazione e la consapevolezza delle emozioni. L’autrice suggerisce di creare una sorta di tabella divisa per i gironi della settimana e per colori. Ogni colore viene associato ad una gamma di emozioni (per esempio il rosso alla rabbia, all’irritazione, al risentimento, all’odio) e il nostro compito sarà quello di andare a segnare con una crocetta le emozioni che abbiamo provato quel giorno. L’esercizio va ripetuto per tutti i giorni della settimana per almeno 4 settimane.Alla fine ci renderemo consapevoli non solo delle emozioni che proviamo quotidianamente ed eventualmente degli avvenimenti che le hanno provocate, ma anche che probabilmente le emozioni positive sono molte di più di quelle negative e nemmeno ce ne rendiamo conto!
Quindi, provate a fare l’esercizio e apritevi, ascoltate le vostre emozioni e vedrete che le giornate non sono poi così male.
ASTROTAROLOGIA è un SENTIERO POSSIBILE...lo costruiamo insieme...

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