Gran parte della bellezza del film è data dalla cura degli aspetti tecnici. Una regia sublime (vedete la fuga in auto contromano), il montaggio finissimo (sorprendente la scena della fabbricazione delle banconote) e una fotografia che va dal patinato al bruciato e che ci mostra una Los Angeles mai vista, sono elementi che innalzano questo film allo status di cult. La trama, che non è certo una bazzecola, pur mostrando una storia che appare banale e scontata in superficie, sotto contiene una sottotraccia molto più ambigua che indaga su quella sottile e flebile linea che che delimita il bene e il male.
Ottimi i due attori protagonisti, un William Petersen che a tratti ricorda molto Steve McQueen in Bullit (con una complessità di carattere maggiore), e Willem Dafoe che con la sua performance ci delinea un cattivo ambiguo, lucido e spietato. Un film d'azione, cattivo, pessimista, glitterato, profondo e totalmente anni '80.
Cult! Imdb