My Granpa's wall © Paolo Castronovo
«La sua salute malferma, disse, glielo impediva. Nel 1901 Marcel Schwob, che era di salute altrettanto fragile, aveva intrapreso un viaggio in condizioni peggiori per visitare la tomba di Stevenson in un’isola del pacifico. [...] Una volta Schwob, sdraiato nella sua cabina si sentiva morire quando si accorse che qualcuno gli si sdraiava a fianco. Allora si girò per vedere chi fosse l’intruso e scoprì il suo servitore orientale, con la pelle verde come la lattuga. Forse solo in quel momento si rese conto dell’impresa in cui si era cacciato. Quando giunse, dopo molte sofferenze, a Samoa, non visitò la tomba di Stevenson. Da un lato stava troppo male e, dall’altro, perché visitare la tomba di qualcuno che non è morto? Stevenson, e questa semplice rivelazione la doveva al viaggio, viveva in lui»
Roberto Bolaño, 2666