viviamo in società, per noi dunque niente è davvero buono se non è buono per la società

Creato il 24 novembre 2010 da Pesa
Non tanto tempo fa' stavo in facoltà, tra gli angusti e tetri corridoi del Magistero di Cagliari, in attesa che un malcapitato studente uscisse dallo studio del docente, dando così il via libera al mio esame. Tralasciando l'esito (si son stato promosso, il voto non ve lo dico), la cosa che mi colpì particolarmente di quella mattinata fu una conversazione tra due miei colleghi. Lui, signore ormai sulla cinquantina, studente al primo anno; lei, giovane, studentessa del terzo anno che ancora cerca di superare esami del primo. Si dibatteva sui tatuaggi, quindi ecco che si parte con le varie "classiche regole": devono essere sempre dispari; nascondibili; e via discorrendo. Il passo successivo non poteva che essere elencare i vari tatuatori del cagliaritano, scambiandosi opinioni e idee sui vari stili. Fin qua un discorso normale, potrebbe pensare uno, giusto? Esatto, anche il sottoscritto, rompiballe di professione, non ha riscontrato nulla di anomalo, finché.... Lei «La prossima volta mi devo far tatuare la Madonna di Guadalupe»Lui «Devota?»Lei «No mi piace il disegno».Premessa: per ora non ho tatuaggi. Ecco, quello che non mi torna è questo: come puoi farti tatuare solamente perché ti piace quella determinata immagine?Voglio dire, capisco tatuarsi qualcosa che ci rappresenta, qualcosa che sentiamo nel nostro intimo, ma per il semplice motivo che "ci piace" veramente non lo riesco ad arguire. Il tatuaggio rimane pur sempre un segno indelebile sulla nostra pelle che bene o male dovrebbe rappresentarci o sbaglio?No non sbaglio! Almeno secondo me, poi voi dite un po' la vostra nella sezione commenti sottostante.Sarà perché sono una persona abbastanza volubile dal punto di vista "gustativo", però non riuscirei mai a imprimere indelebilmente sulla mia pelle un testo o un'immagine che non sento veramente appartenere al mio essere. Avrei anche potuto tollerare la devozione nei confronti di questa Madonna - poi vi prego, dopo che dite la vostra sui tatuaggi nella sezione commenti sottostante, spiegatemi anche la differenza tra le varie Madonne - certo, una giovane ragazza che ripone nella sacra vergine (?) il suo credo e le sue speranze (oggettivamente è una stronzata assurda anche questa eh). Ma in un disegno!? Mistero.Solitamente la fissa del tatuaggio uno ce l'ha verso i 15 anni giusto? Ecco io no. Io la ho ora, quando ormai sto per tagliare il traguardo del quarto di secolo, forse perché ho preso coscienza di ciò che un tatuaggio significa realmente per me; quindi ecco la mia idea: se devo tatuarmi qualcosa, voglio che rappresenti non il mio essere, ma il mondo in cui son vissuto e sto crescendo, perché è innegabile che alla fine tutti quanti facciamo parte di questa società, per quanto malata e corrotta essa sia, in modo da non dimenticare mai cosa i miei occhi, e la mia mente, hanno visto e sopportato. Già pregusto la scena: un giorno i miei nipoti verranno a chiedere «Nonno, nonno, cosa c'è scritto nelle pieghe della tua pelle flaccida e morente?», e allora io con fare orgoglioso e superiore potrò rispondere «Semplice tesoro di nonno, qua c'è scritto Facebook».

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