Oggi vorrei raccontarvi una storia, la storia di Vivian Maier, Francese di origini (1 febbraio 1926) arriva negli stati uniti negli anni ’30, vive per alcuni anni a New York, ma è a Chicago che passa il suo tempo sino alla sua morte , avvenuta nel 2009.
Lavora come bambinaia, fino agli anni 60, poi vive nella casa proprio di quei ragazzi che accudiva da bambini, probabilmente allo scuro della fotografa che dava loro le attenzioni di cui avevano bisogno.
Infatti Vivian era una fotografa, appassionata di cinema, occhio critico della Chicago di quei tempi, nelle sue foto troviamo poveri e ricchi, bambini e vecchi… sorrisi e pianti. Venti anni di storia americana documentata rigorosamente in bianco e nero, con una Rolleiflex medio formato.
Ma perchè questa storia dovrebbe insegnarci ad osare? Perchè Vivian è rimasta sconosciuta (quasi) sino alla sua morte. Circa 40.000 negativi di cui 15.000 ancora all’interno di rullini non sviluppati sono stati acquistati per poche centinaia di euro da un agente immobiliare, fotografo per passione, un certo John Maloof.
E’ proprio lui che decide di far conoscere al mondo l’opera di Vivian, pubblicando quotidianamente una parte delle sue immagini su un blog, questo
http://www.vivianmaier.blogspot.com/
Proprio così cresce questa leggenda, la fotografa avvolta dal mistero, con rare notizie biografiche, e altrettanto rari autoscatti…
I negativi che Maloof comprò erano frutto di un’asta che serviva per coprire alcuni insoluti della Maier, dopo circa un anno, decise di mettersi in contatto con la fotografa, dopo averne scoperto il nome quasi introvabile..
Ma scoprì che Vivian era morta qualche giorno prima.
La biografia è ancora in fase di sviluppo, se magari l’avete conosciuta fatevi avanti.