Vladimir Vladimirovič Majakovskij (in russo: Владимир Владимирович Маяковский; Bagdati, 7 luglio 1893 – Mosca, 14 aprile 1930)
Il vostro pensiero,
sognante sul cervello rammollito,come un lacche rimpinguato su un unto sofàstuzzicherò contro l’insanguinato brandello del cuore:mordace e impudente, schernirò a sazietà.Non c’è nel mio animo un solo capello canuto,e nemmeno senile tenerezza!Intronando l’universo con la possanza della mia voce,cammino – bello,ventiduenne.Teneri!Voi coricate l’amore sui violini.Il rozzo sui timballi corica l’amore.Ma come me non potete slogarvi,per essere labbra soltanto da capo a piedi!Venite a istruirvidal salotto, vestita di batista,decente funzionaria dell’angelica lega,voi che sfogliate le labbra tranquillamentecome una cuoca le pagine del libro di cucina.Se volete,sarò rabbioso a furia di carne,e, come il cielo mutando i toni,se volete,sarò tenero in modo inappuntabile,non uomo, ma nuvola in calzoni!Non credo che esista una Nizza floreale!Da me di nuovo sono esaltatiuomini che a lungo hanno poltrito come un ospedalee donne logore come un proverbio.