Voci dal web. Reggiana, progetto di azionariato popolare

Creato il 10 maggio 2013 da Stefano Pagnozzi @StefPag82


Alcune news dal web su un'iniziativa di azionariato popolare organizzata dai tifosi dell' AC Reggiana 1919 S.p.a.
Calcio. Reggiana, il progetto di azionariato popolare è al via
Massimo Montechiesi, uno dei promotori: “Non ci sono fini di lucro, ma solo l'amore per i colori granata"
REGGIO (9 Maggio 2013) - Si è tenuta ieri sera presso il ristorante Piccolo Paradiso di Villa Canali la riunione promossa da Massimo Montechiesi e Stefano Cavazzoni per discutere e approfondire l'ipotesi di azionariato popolare per sostenere la Reggiana Calcio. A parteciparvi oltre ai promotori dell'iniziativa un gruppo di supporters interessati e anche quelli di altre realtà italiane che hanno dato vita a iniziative simili, tutto sommato con un buonissimo successo. «La crisi economica attuale si riflette anche nel calcio - sostiene Massimo Montechiesi - Soprattutto in un campionato come quello di LegaPro dove gli introiti sono ridotti al lumicino. Negli ultimi 15 anni la Reggiana ha disputato solo campionati di serie C e nella maggior parte dei casi recitando un ruolo non da protagonista. La conseguenza è stata quella di creare disaffezione e scoramento negli sportivi». Da qui, quindi l'idea di provare qualcosa di nuovo a Reggio Emilia: «L'obiettivo mio e dell'amico Stefano Cavazzoni - prosegue Montechiesi - è innanzitutto di ricompattare il rapporto tra società e squadra, nonché di ritrovare quello spirito di coesione che ha sempre contraddistinto Reggio Emilia. Per fare questo abbiamo esaminato, con l'aiuto anche di soggetti che avessero una certa esperienza in materia, un progetto di azionariato popolare non a fini di lucro, ma con lo scopo di rendere gli sportivi, soci, e parte integrante del club. La tessera si chiamerà “MyREgia" e chi la sottoscriverà avrà sconti e agevolazioni tuttora in via di definizione». Montechiesi e Cavazzoni sono già all'opera per approntare un sito internet che si chiamerà "Reggiana nel cuore" dove sarà possibile avere informazioni dettagliate su che cos'è l'azionariato popolare e tutte le modalità per sottoscrivere la tessera anche online. 
da: http://www.ilgiornaledireggio.it/showPage.php?template=newsreggio&id=18381&masterPage=articoloreggio.htm
«Facciamo sentire la nostra voce»
L’idea è di promuovere un azionariato popolare per ricompattare l’ambiente e ridare slancio alla reggianità
REGGIO. «Se mi venisse chiesto di aderire a un’azionariato popolare a favore della Reggiana non mi tirerei certamente indietro». Chi parla è Dario Morello, indimenticata bandiera granata. Da sempre Morello vive a Reggio con la sua famiglia e oggi è il responsabile del settore giovanile della Correggese, una societàamica della Reggiana ma è, nonostante tutto, un innamorato della maglia granata. «Con la Reggiana ci ho rimesso un sacco di soldi ma resta sempre nei miei pensieri». Il riferimento di Morello, per chi se l’è dimenticato, fa riferimento a un anno di contratto da un miliardo di vecchie lire che Franco Dal Cin ha rescisso perché Dario aveva impiegato più di sei mesi per recuperare un infortunio. Un cavillo burocratico che gli è costato caro ma ciò nonostante Morello è sempre rimasto tifoso e innamorato della Reggiana. Nei momenti difficili della storia granata è sempre sbocciato dal “deserto” uno splendido fiore. Oggi c’è un’idea che in diversi tifosi e in modo particolare Stefano Cavazzoni e Massimo Montechiesi stanno portando avanti: un azionariato popolare per far ”sentire la propria voce”. Di questa iniziativa è stato messo al corrente anche il presidente granata Alessandro Barilli e coinvolte altre tifoserie come Piacenza, Modena, Pavia e Alto Adige per conoscere la loro esperienza. E’ bene mai dimenticare che la Reggiana è stata la prima a costruirsi lo stadio in proprietà con il contributo dei tifosi che hanno sottoscritto degli abbonamenti pluriennali, poi trasformati anche in quote azionarie, per 5 miliardi di lire. Un fatto senza precedenti. Oggi non si può immaginare di raggiungere gli stessi obiettivi di coinvolgimento e tanto meno economici ma non è un’idea peregrina e lo stesso Barilli ha ammesso: «Nei tempi e nei modi opportuni se ne può parlare». Del resto anche ai tempi di Veroni e Fontanesi questa iniziativa era d’attualità ma poi venne accantonata per aspetti normativi. La partecipazione dei tifosi alla vita della società è un tema che sta a cuore alla Reggio sportiva. Chiamatela fede o incoscienza ma è lo stesso sentimento che ha spinto oltre cinquanta tifosi ad andare a Trapani senza poter poi vedere la partita della Reggiana. E’ quell’animosità che con ogni probabilità indurrà i tifosi della Sud a sostenere la squadra negli spareggi salvezza pur tappandosi il naso. E’ vero, non ci sarà niente da festeggiare ma tutto sommato la permanenza in categoria è un bene da salvaguardare, a prescindere da chi siede sulla plancia di comando in società come in panchina.
da: http://gazzettadireggio.gelocal.it/sport/2013/05/09/news/facciamo-sentire-la-nostra-voce-1.7029103

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