"In pochi anni Voghera - commenta Jacopo Merlini responsabile provinciale di Cpi - si è trasformata nella Las Vegas del pavese. Parliamo di un punto slot ogni 372 abitanti. Un’assurdità, tanto più se si pensa che a uno studente uscito da scuola basta un minuto per raggiungere un luogo dove giocare la schedina o tentare la sorte con le macchinette mangiasoldi".
"Le ludopatie - prosegue Merlini - oltre a essere un costo sociale, distruggono interi nuclei familiari e rappresentano un affare dietro cui si celano spesso mancanza di controllo, infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e tassazioni pressoché inesistenti. Inoltre, agli esercenti su 1000 euro giocati ne restano appena 30, una truffa per commercianti e cittadini".
"A Voghera - ricorda l’esponente di Cpi - siamo ancora fermi al 2014 con il progetto “Quando un gioco non è un gioco”, mentre gli altri Comuni pavesi stanno cercando di arginare il fenomeno che nella provincia di Pavia fa registrare la spesa pro capite più alta d’Italia. Nella capitale dell'Oltrepò, invece, tutto tace. Eppure sul territorio esistono progetti molto avanzati, come quello dell'Università di Pavia che sta sperimentando braccialetti anti-gioco che segnalano tramite una app sul telefono quando il soggetto interessato si avvicina a una sala gioco. Inoltre, il Tar in più occasioni ha confermato la legittimità dell’azione di quei Comuni che decidono di ridurre le ore di accensione delle slot machine o, come nel caso di Mortara, stabiliscono una distanza minima dai luoghi sensibili come scuole, chiese, oratori e case di riposo".
"In conclusione, la letteratura e l'esperienza clinica evidenziano la presenza di condizioni di comorbilità tra il gioco d'azzardo patologico e altri disturbi psicologici, a testimonianza che le ludopatie necessitano dell'analisi di elementi genetici, ambientali e di personalità: una valutazione psico-sociale assume, pertanto, un ruolo centrale per il successo di trattamenti, unitamente - conclude la Ciaccio - alla possibilità di proporre strategie di intervento, orientate alla prevenzione e alla cura".