Viviamo in un paese, anzi, in un mondo in cui il valore delle notizie se n'è andato allegramente affanculo.
Incipit molto raffinato, lo ammetto, ma è diretto quanto basta per farmi arrivare dritto al punto senza farmi tergiversare troppo in inutili e ormai bistrattate polemiche.
Scusatemi anche per il titolo, ma mi sembrava d'effetto. Se ha contribuito alla creazione di immagini sgradevoli nella vostra mente siete sempre liberissimi di andare a sciacquarvi gli occhi con la stricnina; continuando a sorvolare sul fatto che la foto qui sopra è un ottimo esempio di pene/i invisibile/i (e non voglio immaginare da che parte è/sono infilato/i).
Da qualche giorno il mondo ha scoperto, con grande stupore, che anche per la cara Kate esiste il topless. Be', non mi stupirei più di tanto, visto che i reali di tutti i tempi, e soprattutto quelli inglesi, non sono novizi a certe pratiche anche peggiori.
In Italia c'è un esercito di casalinghe e donne in carriera, aizzate dalle generalesse Venier e Signorini, che hanno mandato in malora i proprio sacri doveri per moralizzare, discutere e giudicare il comportamento alquanto scandaloso dell'ultima arrivata in casa Windsor.
Dico solo una cosa: Kate in topless? Be', fino a prova contraria anche lei ha un paio di tette. Ma mi rendo conto che è proprio questa sua caratteristica femminile ad aver mandato su tutte le furie il 'taccitua Signorini (piacerebbe averle anche a te, eh? Vecchia sporcacciona impicciona...).
Tanto vale che anch'io cominci a mettere in vendita le mie foto in topless. Qualcuno le comprerà? No, ma solo per il fatto che non interesso alle casalinghe tutte pepe e rassegnazione. Che sfiga...
Cominciare a buttare via 'sti giornalacci? No, eh?!
Va be', io la mia l'ho detta.
E.