Insomma si pensava che il giardino fosse il luogo per coltivare e al nonno che rispondesse “.. el vo sul tetto a piantare i pomodori” magari tra figli e nipoti gli sguardi avrebbero potuto dire dire ” …è la fine!”
Invece se qualche nonnetto rispondesse così, dovremmo ben sperare: persona informata, attenta alla sostenibilità e ancora in forma ehehe!!
E’ un progetto emiliano, bolognese, delle case popolari.
Ecco che cosa ho letto : “Lo ha realizzato Green Housing che di fatto ha dato vita al primo orto sul tetto di un palazzo di edilizia residenziale pubblica. Il progetto, che ha coinvolto gli inquilini del palazzo in un percorso di mediazione sociale condotta da Ceriss, è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato dal settore Casa del Comune in collaborazione con l’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali (Dista) e l’Azienda Casa della Provincia.
Non è impegnativo, nel senso che non necessita di frequenti innaffiature, fatto con materiali riciclati (non c’è niente da fare dobbiamo riciclare..) come le bottiglie di plastica e necessita comunque una precauzione e una stima del carico.
Lo ha sponsorizzato l’Assessore alla Casa che tra l’altro ha affermato che…”il progetto si inserisce nella tradizione delle aree ortive di quartiere, offrendo un’opportunità ulteriore, particolarmente adatta alle persone anziane e alle aree prive di terreni disponibili.
Insomma relazionarsi con le piante, con gli animali, ve l’ho sempre scritto fa bene!! Pian piano relazioneremo anche con i nostri simili…..progetto extraslow!!
per chi volesse maggiori dettagli legga qui