Voi siete i padroni, gli sfruttatori. Noi invece siamo gli schiavi, i morti di fame!

Creato il 13 dicembre 2010 da Tnepd

M.: Prego, si accomodi. F.: Si’, ma... dove... dove andiamo? M.: Si sieda. Qui. F.: Ma... qui? Al suo posto? M.: Certo. Un sorso d’acqua? Un tozzo di pane? F.: Ma... scusi conte... io... mangiare con lei? M.: Ma certo. Che differenza c’e’ fra me e lei? F.: Ma abbia pazienza. Ma come che differenza c’e’? Non mi vorra’ mica dire, signor duca, che siamo uguali io e lei. Voi siete i padroni, gli sfruttatori. Noi invece siamo gli schiavi, i morti di fame! M.: Oh... ma caro F., e’ solo questione di intendersi... di terminologia. Lei dice padroni e io... datori di lavoro, lei dice sfruttatori e io dico benestanti; lei dice morti di fame e io classe meno abbiente. Ma per il resto la penso esattamente come lei. F.: Come, altezza, come? M.: Io come lei sono un uomo illuminato e sono convinto che a questo mondo ci sono molte ingiustizie da sanare. La penso esattamente come lei. F.: Ma... mi scusi, sire, ma... non mi vorra’ dire che lei e’ – scusi il termine - comunista? M.: Beh... proprio comunista... no. Vede io sono un medio-progressista. F.: Ah... ... ma in merito a tutte queste rivendicazioni e a tutte le ingiustizie che ci sono... lei cosa consiglierebbe di fare, maesta’? M.: Ecco. Bisognerebbe che, per ogni problema nuovo, tutti gli uomini di buona volonta’ come me – e come lei, caro F. – cominciassero a incontrarsi senza violenze in una serie di civili e democratiche riunioni, fino a che non saremo tutti d’accordo. F.: Ma, mi scusi santita’. Ma in questo modo ci vorranno almeno... mille anni. M.: Posso aspettare... io. F.: Grazie. Cosi’ allora... le mancherebbe solo... la poltrona di pelle umana... M.: ... ... F.: C’e’?
Fantozzi, 1975 (ultima scena)
Legenda F. = Fantozzi M. = Megadirettoregalattico
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