Voilà.. un pò d'arte

Da Near_miss
Era proprio ora che ci avventurassimo in uno dei tanti musei cittadini non credete? Approfittando dell'ingresso gratuito, per iniziare abbiamo scelto la National Gallery of Victoria, convenientemente posta nel centro nevralgico di Melbourne, ovvero Federation Square.
Questa galleria è abbastanza grande e in quasi 4h abbiamo visitato le sale poste al secondo e terzo piano (l'intento iniziale era quello di vedere solo le mostre temporanee, una dedicata alla fotografia paesaggistica contemporanea -decisamente degna di nota!- e l'altra alla storia del costume degli ultimi cent'anni qui a Melbourne).
Qui di seguito un piccolo 'elenco' di alcuni dei quadri che ci hanno colpito di più per svariati motivi:
Questo si intitola 'Flood sufferings' (sofferenze dovute alle alluvioni) - tema scottante di questi tempi... Sembra proprio voler dimostrare l'incapacità umana di imparare dai propri errori. Perchè se è vero che le alluvioni non si possono comandare... L'idea delle case sopraelevate è stata presa in considerazione....solo a parole:-/

Questo piaceva a me (Linda, ovviamente) non solo per i colori, ma per la leggerezza e la gaiezza che infonde.

Questo è piuttosto eccentrico. La mega-testa dovrebbe essere quella di un esploratore che non è più tornato da una delle sue avventure e i tizi intorno sono...gli esploratori seguenti che si suppone abbiano trovato le sue 'tracce'


Questi due saremo io e Carlo fra qualche anno... in mezzo ai boschi, senza fissa dimora, io imbronciata perchè fa freddo/caldo/si sentono rumori di bestie strane/ma guarda tu dove mi hai portato e sono pure coi tacchi...e Carlo che tranquillo si accende il suo bel fuocherello:-)

Questo mi dava l'idea di un branco di impiegati/operai che, sclerati dal lavoro, si fiondano fuori e si buttano in acqua come bambini, ignari che il fiume sottostante ha il colore degli scarichi di un auto Euro 2 (sì, insomma, quelle che inquinano), dovuto probabilmente alle zozzerie emesse dalla fabbrica stessa. That's life!

'Sti due mi fanno impazzire!!!!!!!!!!

Uhh questo qua che viene è potente! S'intitola 'Collins St. 5 pm' (ma potrebbe essere qualsiasi centro città)Sulla nota esplicativa c'è scritto:
"There are so many of uswhose lives are encompassedby offices in the dayand suburbs in the night,that it seems almost urgent for the painterto say something about it"
T.S. Eliot's 'The wasteland' was an inspirational source for this picture. He said:
"Unreal city.Under the fog of the winter dawn,A crowd flowed over London bridge, so many,I had not thought death had undone so many,Sighs, short and infrequent, were exhaled,And each man fixed his eyes before his feet."
Devo leggermi questo libro. Nel frattempo non posso che confermare l'attualità di questo quadro (datato 1955) e ...rammaricarmene un pò. L'uomo moderno, per essere tale, sembra avere ancora bisogno di rinnegare la sua umanità. Anch'io a volte mi stupisco di quanti la morte ne abbia 'undone'..disfatti.

Beh, che dire, questo quadro è semplicemente..figo:-)

E dello stesso autore:

Infine, non poteva mancare l'opera di un aborigeno:

That's it! Alla prossima puntata...

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