
Vercelli
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NON FACCIO VOLONTARIATO….. +++++++++++ ………..IO SI’……..
La lettera che pubblichiamo oggi ha i suoi anni…
parla del terremoto dell’Abruzzo…oggi di terremoto ne abbiamo avuto un altro…quello dell’Emilia…vediamo cosa cambia?
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Volontariato : una forma di egoismo. Monday, April 20, 2009
Il terremoto in Abruzzo ha messo ancora una volta in evidenza il lavoro delle migliaia di volontari presenti in quella regione. Eppure le motivazioni che portano al volontariato sono legate ad un profondo, viscerale, intenso e spesso inconfessabile sentimento di “egoismo”
E’ l’egoismo del pensionato che si sente solo, di chi cerca un ruolo che nella vita professionale non ha avuto, chi lo fa per rivalsa, per avere un’esperienza che gli cambia la vita, per scacciare la depressione, per la ricerca del proprio benessere interiore, per ricevere una corposa dose di autostima, per sentirsi gratificato e soprattutto quindi perchè ha capito che :” C’è più gioia nel dare che nel ricevere” ; il virgolettato non è farina del mio sacco ma di quello di Gesù Cristo…. per dire che non sto facendo un discorso cinico bensì fondato.
Si fa volontariato perchè ci si sente felici di farlo, riempie di gioia. Siamo di fronte quindi ad una forma di egoismo positivo per mezzo del quale la Comunità riceve gratuitamente una corposa dose di beni e servizi e, al medesimo tempo, soddisfa chi compie quelle azioni, i volontari.
Senza pensare a ricompense ultraterrene quindi, l’altruista ha già qui ,su questa tribolata terra, una vita felice al contrario dell’egoista puro che sicuramente vive con meno appagamenti interiori. Corrobora questo discorso anche l’incitamento: ” Ama il prossimo tuo come te stesso” ( Lo diceva anche Confucio, molto prima di Cristo); noi da bravi “egoisti” amiamo prima di tutto noi stessi e amare il prossimo, come abbiamo visto ,ci dà un tornaconto.
Purtroppo esiste il caso patologico della persona che non ama sè stessa quindi, di conseguenza, non può amare gli altri; è il caso del delinquente di chi commette il male in modo continuativo; per reinserirlo nella società andrebbe educato anzitutto ad apprezzare sè stesso.
V.T.




