In attesa di cospicue rivelazioni che non so ancora come strutturare (sara’ una serie di post, presumo), volevo prendermi del tempo per continuare la vecchia saga del Viaggiatore, ovvero la mia personalissima guida turistica della Tokyo da Vivere, dedicata a chi non vuole limitarsi a visitare un agglomerato di cemento (pur con il suo fascino, vedi sotto) nel momento in cui decida di fare un salto nella Metropoli Tentacolare. La saga e’ iniziata col post “don’t give up on Tokyo” ed e’ continuata qui, qui, e qui.
E dunque.
Viaggiatore,
Ti ho lasciato sperduto nelle notti solitarie, a vagare per la citta’, o nei treni affollati, vestito da salaryman: ma no, non mi sono dimenticato di te. Ora seguimi, perche’ devo accompagnarti a vedere una nuova faccia della Metropoli Tentacolare.
Come sai, Tokyo e’ dotata della rete di trasporti pubblici piu’ completa e avanzata del mondo. E’ un piacere girare per la citta’, perche’ qui l’automobile non serve, e’ completamente inutile: e anzi, qui l’auto perde il suo status di mezzo di trasporto per eccellenza, e viene relegata a semplice ingombro, pezzo di latta utile solo per le scampagnate e pressoche’ inutile per tutto il resto. Chissa’ se anche i turisti comuni se ne rendono conto. Chissa’ se ricordano le metropoli assordanti del resto del mondo, mentre camminano per le strade silenziose e poco trafficate della citta’ piu’ grande di tutte. (immagina che casino se Roma o Milano, ma anche Parigi o New York avessero trentacinque milioni di abitanti: guardati intorno e sorridi quando sei a Tokyo, Viaggiatore).
Il problema pero’, sai qual e’? E’ che questa citta’ e’ troppo grande. Perfino il centro, la “city” (per parlare in termini anglosassoni e capire il concetto): ci vuole piu’ di un’ora di treno per circumnavigarla in treno. E allora cosa fare per vedere tutto? Semplice: prendi la bici.
La bici ti permette di girare ovunque in citta’. Tokyo ha una bellissima caratteristica: e’ bike friendly, perche’ e’ consentito correre in bici sui marciapiedi. Se conti che i marciapiedi da queste parti sono enormi e sono ovunque, praticamente e’ come avere a disposizione la piu’ grande pista ciclabile del mondo. Una rete quasi infinita di strade e stradine, tutte percorribili, e tutte con a fianco un via vai di auto tutto sommato gradevole, poco traffico, gente che cammina ordinata, attraversamenti e corsie preferenziali nei punti piu’ ostici. E’ un piacere, sul serio.
Sembrera’ strano pero’, ma qui a Tokyo pare non si usi tanto noleggiare le biciclette. In effetti praticamente non si trovano negozi disposti a farlo: forse perche’ gli abitanti della Metropoli o ce l’hanno, o non ce l’hanno. Chi lo sa.
Comunque sia, niente paura: ti consiglio io dove andare. Ecco il sito: http://www.tokyorentabike.com/
Il posto e’ a Naka-Meguro, ci si arriva facilmente da Shibuya o Ebisu. Non si tratta di un vero e proprio negozio, quanto piuttosto di… beh, forse un privato, non lo so. Il posto e’ dentro ad un condominio. Si sale all’ottavo piano, si arriva a questo “ufficio” e si viene accolti da uno straniero, dall’accento direi un canadese forse. Ottimo perche’ parla inglese, ma soprattutto perche’ non si perde in formalita’ (es: per restituire la bici la si parcheggia semplicemente sulla rastrelliera dove la si e’ trovata, e gli si infilano le chiavi del lucchetto nella cassetta della posta. Too easy). Insomma, per noleggiare basta lasciargli il numero di telefono, dopodiche’ con 1000 yen (8 euro) si ha noleggio assicurato per un giorno, e con 1700 per due giorni. Nel giro di 10 minuti si e’ in sella, e via. Tra l’altro il tipo ti fornisce anche di mappe per i giri piu’ interessanti: a me non sono servite, da conoscitore della citta’, ma chi lo sa: magari a te potrebbero essere utili.
Io l’altro ieri ho preso la bici da lui. Sono passato da Naka-meguro a Daikanyama, e poi a Ebisu, dove ho pranzato in uno dei numerosissimi cafe’ della zona. Poi Azabu-Juban, Roppongi, Azabu di nuovo, Tokyo tower, e giu’ per Hamamatsucho, Tamachi, Shinagawa, Osaki, Ebisu. Totale: un giro di quattro ore e mezza, comprese pause (numerose), e ho girato meno di un terzo del centro, lo spicchio a sud (Ho evitato Shibuya e Shinjuku perche’ ci sono troppi pedoni – veramente, troppi – e la bici diventa un intoppo piu’ che un piacere. Ma quelli, Viaggiatore, sono posti che puoi sempre girare di notte, se prendi la bici per due giorni).
In una parola? Bellissimo.