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Volutamente non ho scritto nulla su Marco Simoncelli, solo un ciao, per non cercare contatti sul dolore di tutti. Ma oggi ho visto che ne parla Lorena Bianchetti.

Creato il 28 ottobre 2011 da Slasch16

Volutamente non ho scritto nulla su Marco Simoncelli, solo un ciao, per non cercare contatti sul dolore di tutti. Ma oggi ho visto che ne parla Lorena Bianchetti. Forse Italia sul due, la trasmissione presentata da Lorena Bianchetti, faranno il servizio più equo, umano, immune da critiche che la Rai abbia mai trasmesso ma, la sensazione che gli avvoltoi televisivi si lancino sulla preda che alza l’audience, è più forte di me.
Che sia Sarah, che sia una ragazzina uccisa e senza ancora un colpevole o qualsiasi altra disgrazia la vita ci proponga loro sono puntuali sul posto che fanno l’autopsia alle intenzioni.
Seguo le corse delle moto dai tempi del primo Capirossi e molto più assiduamente da quando è esploso nel motomondiale Valentino Rossi, da lì ad apprezzare il Sic il passo è breve.
Non voglio dire niente su quello che ho provato, pensate che ieri sono riuscito a guardare Italia uno che trasmetteva la diretta e persino Meda mi è risultato simpatico per la misura e la bravura che ha esibito nel corso della diretta.
Italia uno dà i gran premi in diretta, ci stava tutto quello che hanno fatto e trasmesso dopo la disgrazia e lo hanno fatto bene.
Non capisco gli autori della Lorena Bianchetti per quale motivo abbiano imbastito la trasmissione su Marco.
Lorena era specialista di suore, vaticano, bravissima nel prendere le distanze se qualcuno ammicca al premier con una battuta innocente, ripeto non riesco ad allontanare da me la sensazione delle iene e degli avvoltoi, televisivi, che si lanciano nella carcassa per fare audience e su questa lanciare il messaggio moralistico sulla famiglia, i valori, l’affetto, l’unità, la volontà di beatificare un santo laico che in questo momento come un fiore attira le api.
Un moralismo di massa, una emozione di massa, che fa tanto bene al regime, al sistema che, sembra marcio, ma è pieno di buoni sentimenti, richiamati spesso anche dal 
Papa nelle sue riflessioni , delle quali abbiamo tanto bisogno.
Mi sa di artefatto, artificiale, falso, forse perchè la Bianchetti tratta le disgrazie come un impasto che produce sempre e solo la stessa torta.Come Avetrana, Cogne ecc.ecc. 



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