Vorrei vivere in un film di Wes Anderson

Creato il 17 marzo 2014 da Monica @lovedlens
Il disturbo di Wes Anderson, meglio conosciuto come sindrome W.A. era una patologia non molto diffusa fino a qualche anno fa e per questo sottovalutata e di scarso interesse pubblico. Oggi invece le persone affette da questa sindrome sono in continuo aumento. Tutte le autorità in campo medico sono in allerta e i sistemi sanitari ancora non del tutto preparati. Io ne sono felicemente affetta da un paio di anni. 
Chiaramente la sindrome di W.A non fa discriminazione alcuna e colpisce a prescindere dalla classe sociale, dall'età, dal sesso e dalla professione, anche se in effetti i lavori creativi e in particolare il mondo della moda sembrano essere le vittime predilette. Vogliamo parlare del servizio fotografico su Grazia France? Palesemente ispirato a Margot Tenenbaum, un personaggio che di stile ne ha da vendere ... ma questo lo sapevamo già.Orka Kiely invece, per la sua collezione primavera estate 2014, si è ispirata a Suzy Bishop di Moonrise kingdom, con i suoi abiti color pastello dal sapore vintage, i calzettoni bianchi e una tracolla da portare sempre con se.
Wes Anderson è un regista che si ama o si odia, non ci sono vie di mezzo. I suoi film mettono in azione un mondo chiuso, apparentemente inaccessibile, fatto di dinamiche interne che seguono delle proprie regole. È un universo tanto caotico quanto colorato molto vicino al gioco dei bambini. "Vorrei vivere in un film di Wes Anderson: inquadrature simmetriche e poi partono i Kinks. Vorrei l'amore dei film di Wes Anderson, tutto tenerezza e finali agrodolci.E i cattivi non sono cattivi davvero. E i fratelli non sono nemici davvero. Ma anche i buoni non sono buoni davvero, proprio come me e te".

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