Dunque tutto più chiaro? No, tutto più folle perché l’avversario di Monti a sua volta vuole Monti. In quest’anno di straordinaria recessione ne ha votato tutti i massacri per accreditarsi al botteghino della credibilità e nei giorni successivi all’incoronazione da premier in pectore per il centro (sinistra quando capita e non capita mai), si è dato da fare per ribadire a tutti l’establishment economico mondiale che il Pd manterrà fede all’agenda del professore fino alla Grecia. Possono stare sicuri che nessuno farà obiezioni serie e che Vendola è dentro l’alleanza come appendice letteraria, terza pagina di un quotidiano di finanza e cronache amare.
Come si vede i cittadini italiani vanno alle elezioni con un’ampia gamma di scelte: la totale assenza di politica fa rassomigliare queste elezioni a una sorta di plebiscito nel quale tuttavia è assente l’opzione “no”, visto che anche le alternative stanno implodendo, probabilmente non a caso e quelle davvero nuove sono in precipitosa formazione , spiazzate da un’accelerazione politica sospetta. Tuttavia quel “no ” esiste ed è maggioritario, viene soltanto negato da un Parlamento che si è fatto autocrate, rinunciando alla rappresentatività dei cittadini per darsi in pasto ad altri poteri, ad altri padroni, ma prima o poi aggirerà il Palazzo per esplodere.
E quando accadrà nessuno osi parlare di democrazia violata. Lo sfregio è già stato fatto.