Vulcani estinti e pesci mostruosi

Creato il 10 settembre 2015 da Mcnab75

È noto che laggiù, sui fondali marini, ci sono tanti misteri quanti speriamo di scoprirne nello spazio, o quantomeno nel nostro sistema solare.
Se poi alle fosse oceaniche aggiungiamo alcuni vulcani estinti da cinquanta milioni di anni, abbiamo un quadro affascinante quanto un libro d’avventura. Ma questa volta è tutto vero.
Una spedizione del CSIRO – Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation – ha scoperto delle nuove specie di pesci a circa 150 miglia dalle coste di Sydney, proprio in prossimità di una piccola catena di vulcani sottomarini estinti.
Questa scoperta è soltanto un inaspettato, prezioso aspetto collaterale della missione scientifica, che aveva uno scopo più prettamente geologico.

Questi pesci, mostruosi nell’aspetto e molto piccoli nelle dimensioni, vivevano come simbionti con le larve di alcune aragoste. Essi sono piccoli, dotati di lunghe zanne e di una coda con tanto di aculeo. Minuscoli predatori fatti e finiti, di cui potrebbero esistere esemplari più grandi e minacciosi (per altri pesci, non certo per l’uomo, unico vero elemento alieno di quella porzione di mondo subacqueo).

Pesce Goblin.

Ogni qual volta qualche spedizione si spinge in qualche profondità oceanica inesplorata si imbatte in scoperte di questo genere.
È proprio così che abbiamo fatto conoscenza con creature dall’aspetto mostruoso e dai nomi bizzarri, come il pesce blog, il pesce goblin, il pesce ascia, il diavolo nero, l’anguilla pellicano (la cui forma ricorda in un certo senso l’alien dell’omonimo film) o il calamaro vampiro.

Un tempo – tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 – il cinema del fantastico si interessò molto ai misteri degli oceani inesplorati. Per questo motivo nacquero film come Alien degli Abissi, Leviathan, La Cosa degli Abissi, Deep Star Six. Forse il b-movie più a tema è però Deep Rising, prodotto qualche anno più tardi (1997) e ambientato su una nave da crociera presa d’assalto da orribili e voraci creature nascoste sui fondali dell’Oceano Pacifico.

Questa vena hollywoodiana del cinema fantahorror sembra estinta oramai da tempo, ma sarebbe bello se qualcuno provasse a ricavarne qualcosa di nuovo.
O anche qualcosa di vecchio, ma fatto bene.

Anguilla pellicano.

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(A.G. – Follow me on Twitter)

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