Vulva vulgare?

Creato il 22 marzo 2011 da Bebbevil

Ringrazio chi ricorda il confine sottile tra l’essere ironici e l’essere volgari. E chi possiede ancora un sano gusto estetico che permette di poter creare prodotti pubbicitari di qualità e di interesse (almeno per me). Questa comunicazione FemFresh credo sia diretta, schietta, sufficentemente ironica perchè mi piaccia da morire. E le passo pure la somiglianza con una campagna dell’anno scorso (forse, non insinuo, ma fatto sta che sono identiche, visivamente). Entrambe, possiedono un subliminale chiarissimo, che non infastidisce. Entrambe parlano di tabù della sessualità (specie la seconda campagna, sul cinema porno) non del tutto oltrepassati in campo pubblicitario (oppure del tutto oltrepassati fino al limite del buongusto). Sebbene riconosca la somiglianza tra le due, devo dire che apprezzo in entrambe la sofisticatezza, e i concept tutt’altro che uguali, che vogliono la prima campagna più ironica e la seconda decisamente più sensuali. Per FemFesh ha lavorato l’agenzia The Raft, UK. Mentre la campagna vintage porno è firmata BBDO Amsterdam. Complimenti a tutti e due mentre chiudo con Oliviero Toscani e il suo ultimo calendario 2011, che l’autore ha definito ufficialmente “un’ essenziale immagine della donna”, al contrario dei calendari che ne mostrano una sensualità costruita, e che in un momento di maggiore spontaneità lo definirà un calendario di “belle pataccone“.

Il calendario 2011 di Oliviero Toscani.


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