Vuoi allenarti in atletica a su una pista a Roma? Te la prendi in saccoccia! La storia di Marco, 13 anni

Creato il 05 marzo 2015 da Romafaschifo

Sono un ragazzo di 13 anni, che pratica atletica a livello agonistico. Sono un ragazzo che la prima domenica di marzo si è recato nel Parco delle Valli per provare delle distanze da fare in gara. Premetto che mi alleno al Paolo Rosi e che uso le scarpe chiodate.Le condizioni del campo dove mi alleno non sono delle migliori in quanto la pista deve essere ristrutturata a breve, quindi ho deciso di sfruttare la pista del parco. 
Appena arrivato incomincio il riscaldamento e noto subito qualche bambino che si diverte a circolare liberamente e senza scrupoli nella pista di atletica. Poco dopo vedo una ventina di bambini di tenera età che ignari dei corridori si divertono a fare gare in bici e se uno perde fanno a botte sulla linea di arrivo proprio dove io vado a grande velocità.
Finito il riscaldamento metto le scarpe con i chiodi e arriva una mandria di bambini accompagnati dai genitori che devono venire sulla pista a fare lezioni di bicicletta e lezioni di pattinaggio. Il tempo di correre 50 metri vedo tutti i genitori e i bambini incantati dalla mia velocità e quindi i genitori mi vengono a fare i complimenti e rimandano i loro figli sulla pista. 
Da quel momento la pista era diventata di loro proprietà e il terreno era diventato un'autostrada, un velodromo. Sulla pista c'era un simpatico gruppo che aveva capito che dovevo correre e quindi si è spostato. Tra le tante persone che avevano reso la pista un autostrada c'era un nonno che vietava al suo nipote di andarci in bici perché sapeva che il campo era un campo di atletica. Concludo col dire che il parco è circondato da un cinta muraria di nomadi e di insediamenti abusivi. Arrivederci.
Marco

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