Nelle ultime settimane mi è capitato più volte, ascoltando certi politici nostrani dichiarare con profondo convincimento e quasi candore le cose più inverosimili, di pensare ad alcuni articoli che riguardavano il dire bugie e che cercavano di chiarire se sia possibile imparare a mentire, cioè a dire bugie senza che l’altra persona se ne accorga. La risposta è sì. Facendo un po’ di pratica.
Sulla rivista Frontiers in Psychology sono comparsi due studi su quest’argomento, uno condotto in Belgio, l’altro in Cina, che giungono alla stessa conclusione: con l’esercizio si può imparare a mentire senza essere scoperti.
Dire bugie è un processo abbastanza complesso, che richiede impegno. Dire bugie è stressante: impegna varie zone della corteccia cerebrale e impone un aumento del livello di attivazione fisiologica del nostro corpo. Questo perché, nel mentire, dobbiamo
- inventare una storia falsa ma credibile;
- ricordarcela;
- monitorare le reazioni di chi ci ascolta;
- sembrare rilassati;
- mettere da parte le informazioni vere,
Il risultato è che per elaborare una bugia ci serve un po’ più di tempo, sebbene nell’ordine di frazioni di secondo, di quando diciamo la verità.
Si può imparare a mentire?
È quanto succede ai bugiardi patologici, che mentono così spesso che la bugia è per loro la regola più che l’eccezione, o a chi ha una personalità psicopatica.
Nella ricerca condotta in Belgio, mi consola leggere che si può imparare a mentire spudoratamente soltanto in modo specifico, su particolari temi e che, se si è diventati bravi a mentire su una cosa, non è detto che si sia altrettanto bravi a mentire su altri argomenti o in altri contesti.
I nostri politici mi pare abbiano fatto tanto esercizio su molti argomenti.
Per approfondire
Hu X, Chen H and Fu G (2012) A repeated lie becomes a truth? The effect of intentional control and training on deception. Front. Psychology 3:488
Van Bockstaele B, Verschuere B, Moens T, Suchotzki K, Debey E and Spruyt A (2012) Learning to lie: effects of practice on the cognitive cost of lying. Front. Psychology 3:526.
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Rosalia Giammetta, psicologa e psicoterapeuta, è responsabile dell’area prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza per l’associazione PreSaM onlus. Nell’ambito dell’educazione alla salute e della peer education, ha condotto numerose attività di formazione e ha pubblicato il volume L’adolescenza come risorsa. Per saperne di più, visita la sua pagina personale e leggi gli altri articoli.
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