W l’Italia – Truffe ai distributori di benzina – Denunciati due distributori umbri – in Sicilia in corso controlli

Creato il 16 agosto 2012 da Pierumberto @Pierumberto

Distributori di benzina nel mirino delle Fiamme Gialle. Ad agosto la Guardia di Finanza ha effettuato controlli su 2.400 impianti stradali di carburante nei giorni di traffico da “bollino nero” scoprendo 356 irregolarità (15%). Lo ha comunicato la Guardia di Finanza. Centinaia di finanzieri hanno proseguito i controlli, avviati a fine luglio, passando al setaccio le stazioni di servizio per evitare “brutte sorprese” agli automobilisti; “verificati l’effettivo quantitativo di carburante erogato, la qualità e la corrispondenza tra i prezzi indicati e quelli applicati”.

Nei casi più gravi, “23 gestori sono stati denunciati alle Procure della Repubblica territorialmente competenti per frode in commercio; sequestrate 53 tra colonnine e pistole erogatrici. In due casi, a Palermo, il gasolio per autotrazione è risultato annacquato con sostanze chimiche di bassa qualità: olio sintetico pari al 30% del prodotto, in un caso e sostanze non adatte all’autotrazione nell’altro”.

Benzina, il Codacons: “Un pieno costa 20 euro in più dell’anno scorso”
L’associazione dei consumatori denuncia: “Per i carburanti si spenderanno 560 milioni in più rispetto al 2011″. Denunciati due distributori umbri. In Sicilia in corso controlli a tappeto.
Il Codacons denuncia: in autostrada la verde ormai costa quasi 2 euro al litro, 20 gli euro in più per un pieno rispetto all’agosto di un anno fa. Colpa anche di una nuova accisa messa dal governo, dice l’Aci.

Foto da Wikimedia Commons
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Distributori di benzina nel mirino delle Fiamme Gialle. Ad agosto la Guardia di Finanza ha effettuato controlli su 2.400 impianti stradali di carburante nei giorni di traffico da “bollino nero” scoprendo 356 irregolarità (15%). Lo ha comunicato la Guardia di Finanza. Centinaia di finanzieri hanno proseguito i controlli, avviati a fine luglio, passando al setaccio le stazioni di servizio per evitare “brutte sorprese” agli automobilisti; “verificati l’effettivo quantitativo di carburante erogato, la qualità e la corrispondenza tra i prezzi indicati e quelli applicati”.

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