Władca Pierścieni, la prima edizione polacca de Il Signore degli Anelli 1961 - 1963

Da Tolkieniano @Tolkieniano

The Lord of the Rings, come tutti ben ricordiamo, uscì sugli scaffali inglesi tra il 1954 e il 1955. Nel 1957 fu la volta dell’edizione olandese In de Ban van de Ring, con la traduzione di Max Schuchart per la Het Spectrum di Utrecht; tra il 1959 e il 1961 fu la volta dell’edizione olandese Härskarringen, tradotta da Åke Ohlmarks per Almqvist & Wiksell di Stoccolma. La terza edizione tradotta dall’inglese è questa che di seguito vi presento.
Si tratta dell’edizione polacca di Władca Pierścieni uscita tra 1961 e il 1963, un volume per ogni anno, con la traduzione di Maria Skibniewska (poesie di Włodzimierz Lewik e Andrzej Nowicki) per la Spółdzielnia Wydawnicza „Czytelnik” di Varsavia.

Un'edizione che lo stesso Tolkien riceve e conserva, in numero diverso, in libreria nella sua casa a Oxford così come si vede nella foto scattata ne alla fine degli anni sessanta da Pamela Chandler e sopra riportata con evidenziati i volumi.

Władca Pierścieni Drużyna Pierścienia di J.R.R. Tolkien Traduzione del testo di Maria Skibniewska Traduzione delle poesie di Włodzimierz Lewik e Andrzej Nowicki Spółdzielnia Wydawnicza „Czytelnik”, Varsavia 1° edizione 1961 Illustrazione di copertina non nota
Brossurato con sovraccoperta

La traduttrice
Maria Skibniewska, è nata a Varsavia il 3 maggio 1904 ed è venuta a mancare nella stessa città il 28 ottobre 1984. È stata una traduttrice polacca, principalmente di lingua inglese e francese. Nella sua lunga carriera ha tradotto oltre un centinaio di libri tra cui le opere di Jean Genet, Graham Greene, Henry James, Thomas Wolfe, Bruce Marshall, William Saroyan, John Updike, Patrick White e J.R.R. Tolkien



Władca Pierścieni Dwie Wieże di J.R.R. Tolkien Traduzione del testo di Maria Skibniewska Traduzione delle poesie di Włodzimierz Lewik e Andrzej Nowicki Spółdzielnia Wydawnicza „Czytelnik”, Varsavia 1° edizione 1962 Illustrazione di copertina non nota
Brossurato con sovraccoperta

La casa editrice La casa editrice Czytelnik è un società editoriale polacca fondata nel 1944 come "Spółdzielnia Wydawnicza' Czytelnik'" (Cooperativa editoriale "Czytelnik") ed è la più antica casa editrice polacca dopo la fine della Seconda Guerra mondiale. La parola Czytelnik, in polacco, significa lettore. La prima sede doveva essere Varsavia ma fu temporaneamente allocata a Lublino e Łódź per poi trasferirsi stabilmente a Varsavia.
Ha pubblicato inizialmente giornali, periodici e libri. Dal 1951, dopo aver trasferito la pubblicazione di giornali e periodici ad un altro ramo, pubblica solo libri.


Władca Pierścieni Powrót Króla di J.R.R. Tolkien Traduzione del testo di Maria Skibniewska Traduzione delle poesie di Włodzimierz Lewik e Andrzej Nowicki Spółdzielnia Wydawnicza „Czytelnik”, Varsavia 1° edizione 1963 Illustrazione di copertina non nota
Brossurato con sovraccoperta

La traduzione Maria Skibniewska è stata l’autrice delle prime traduzioni in polacco delle opere di J.R.R. Tolkien: Hobbita [Lo Hobbit] pubblicato nel 1960; Władcy Pierścieni [Il Signore degli Anelli] pubblicato tra il 1961 e il 1963 e Silmarillionu [Il Silmarillion] pubblicato nel 1983. Per la traduzione de Il Signore degli Anelli, Tolkien venne consultato e questo emerge anche da una lettera del 1959 che in seguito riporto.

La traduzione polacca è generalmente considerata come "canonica" ed è stata utilizzata anche per l’adattamento polacca della trilogia jacksoniana. Dopo molti anni dalla morte della Skibniewska, nel 1996 è stata pubblicata una nuova traduzione di rivista da Marka Gumkowskiego, attualmente la più comune . Il lavoro di traduzione de Il Signore degli Anelli ha introdotto nella lingua polacca la parola krasnolud [nano], come rafforzativo della pre-esistente krasnoludka e la varietà di elfowie [elfi] anziché elfy.

La lettera Di seguito la lettera inviata da Tolkien alla Allen and Unwin l'11 settembre 1959 con riferimento alla traduzione polacca.
I am sorry that owing to domestic troubles and turmoil I have neglected Mrs Skibniewska's letter.It is quite impossible for me to write a lot of notes for her use..... As a general principle for her guidance, my preference is for as little translation or alteration of any names as possible. As she perceives, this is an English book and its Englishry should not be eradicated. That the Hobbits actually spoke an ancient language of their own is of course a pseudo-historical assertion made  necessary by the nature of the narrative. I could provide or invent the original Hobbit language form of all the names that appear in English, like Baggins or Shire, but this would be quite pointless. My own view is that the names of persons should all be left as they stand. I should prefer that the names of places were left untouched also, including Shire. The proper way of treating these I think is for a list of those that have a meaning in English to be given at the end, with glosses or explanations in Polish.J.R.R. Tolkien

Humphrey Carpenter, «Letter n. 217», The Letters of J. R. R. Tolkien, George Allen & Unwin, Londra, p. 312

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