Per il secondo anno consecutivo Milano si mobiliterà contro il femminicidio, dandosi appuntamento sabato 20 giugno a partire dalle ore 16 al "Wall of Dolls", il muro delle bambole allestito in via De Amicis, 2. Qui, in una installazione permanente unica al mondo, decine e decine di bambole (oggetti con i quali in molte si sono confrontate da bambine e che conservano sentimenti, ricordi ed emozioni) simboleggiano un resistere tutto al femminile, la forza creativa di donne che oggi si sono impegnate a difendere il loro essere e la propria incolumità da mostri senza cuore.
Promotrici di Wall of Dolls 2015 sono Rosaria Iardino, Consigliera comunale e Consigliera delegata alle Pari opportunità, Politiche di genere, Sostegno alle categorie più deboli e Disabilità, di Città metropolitana di Milano, e l'artista Jo Squillo, vera ideatrice dell'iniziativa. Saraà presente anche Cristina Tajani, assessora del Comune di Milano alle politiche per il lavoro, sviluppo economico, università e ricerca. Tra le novità dell'edizione 2015 la divulgazione, durante l'evento, dei risultati di un'importante ricerca sulla normativa contro i femminicidi in Italia. Nel nostro Paese, infatti, dall'ottobre del 2013 esiste una legge, la numero 119, che intende porre un argine alla violenza sulle donne, prendendo spunto dalla cosiddetta Convenzione di Istanbul dell'11 maggio 2011, ratificata anche dall'Italia. La ricerca, condotta da "DDIRITTO.it", programma di prevenzione sulla violenza di genere guidato dall'avvocata Francesca Passerini che offre assistenza legale con uno sportello sempre aperto presso lo studio in viale Abruzzi a Milano, riporta i risultati di un sondaggio fatto su un campione di 500 italiani ove si è preso in esame che livello di conoscenza esista della normativa contro il femminicidio. Ora, pur senza anticipare troppo i risultati che saranno comunicati sabato 20 giugno, occorre dire che i numeri rivelano dati alquanto sconfortanti. "Anche per questo motivo - commenta la consigliera Rosaria Iardino - la violenza sulle donne continua ad essere una piaga che purtroppo non pare tramontare nel nostro Paese. Per cui assume un alto valore simbolico il fatto che nel giorno in cui le passerelle milanesi si riempiranno di presenze maschili, venga ricordata la doverosa battaglia contro i femminicidi".