Tra il titolo inglese, l'aka di turno e quello in italiano (secondo gli standard del blog) è venuto fuori un titolo del post chilometrico! Ma vista la "ricchezza" del film, non badiamo a spese nemmeno coi caratteri.
Film affidato alla "contemporaneista" del blog Laura, alla quale lascio la parola.
Ve lo ricordate il mitico, cinico Gordon Gekko del primo Wall Street? Lo squalo pronto a tutto per fare denaro? Quello che diceva “L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha improntato lo slancio in avanti di tutta l'umanità. E l'avidità, ascoltatemi bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l'altra disfunzionante società che ha nome America. “ Bene, nel sequel di Wall Street, ossia IL DENARO NON DORME MAI è un pallido ricordo.
Un po’ perché Gekko non è più lo squalo, perchè lo squalo è in prigione. Nel 2001 Gekko viene rilasciato dopo 7 anni di reclusione. Un uomo, che al di fuori delle mura carcerarie non ha nessuno che lo aspetti. Nel 2008 pubblicherà un libro in cui affermerà la crisi del sistema finanziario americano. Questo lo porterà a conoscere il fidanzato della figlia, con cui non ha più alcun tipo di rapporto. I due faranno una sorta di patto: Gordon aiuterà Jacob, a scoprire il fallimento e poi il suicidio/omicidio del suo mentore Zabel e Jake tenterà una sorta di rappacificamento tra padre e figlia.
Grandiosa e nostalgica è la scena del party, dove tutti i protagonisti principali del primo Wall Street e del secondo si incontrano. C’è anche Bud Fox (Charlie Sheen), che nel primo Wall Street lo aveva incastrato e che in questo sequel sappiamo essere diventato presidente della Blue Star Airlines. Fox, nonostante tutto, dice a Gekko che la Blue Star è diventata la più grande società di brokeraggio aereo del mondo, e che alla fine è stata da lui venduta con ricavi eccezionali. Alla fine Gekko aveva ragione parafrasando più volte Sun Tzu e impartendo questa lezione, appresa poi dall’innocente? Buddy “Tutto in guerra si basa sull'inganno: se il tuo nemico è superiore eludilo, se è irato irritalo, se è di pari forza lotta, altrimenti sparisci e riconsiderati”.
IL DENARO NON DORME MAI, non ha la presunzione di essere pari al primo Wall Street. O perlomeno, ciò che si percepisce è il ritorno di un Gekko, invecchiato e malinconico (per certi versi).
Il ritorno di una persona che la lezione l’ha imparata una volta per tutte"Il denaro è una puttana che non dorme mai". Lui che rappresentava IL MALE non lo rappresenta quasi più.
Gekko sembra aver voglia quasi di una sorta di redenzione ( anche se i soldi, il loro profumo, la loro tentazione sono sempre in agguato).
Nel film scorre inesorabile il dramma umano di un padre che non sa comunicare con la propria figlia se non attraverso l’aiuto di una terza persona. E Stone devo dire che è un maestro in questo. Mette nel film tutte le crisi: quella finanziaria, della società ( attraverso la corruzione) e quella personale ( il rapporto padre figlia). Stone infatti, alla fine del film lascia il suo personaggio così, con una sorta di speranza, perché è così che deve essere. "Qual è la definizione di follia? Ripetere la stessa azione ed aspettarsi un risultato diverso."
Laura ha detto bene, e quanto basta a non rovinare la visione del film a nessuno.
Un po' come per "The social network", anche stavolta il film mi risultava di visione ostica. Da una parte il fatto fosse il sequel di un film riuscitissimo ai tempi, e dall'altra la materia, quella dei giocatori di borsa, che non mi fa impazzire. Se però il film di Fincher m'è piaciuto questo invece devo dire è veramente notevolissimo e se non fosse per qualche lieve inciampo retorico-sentimentale, voluto ma non da me gradito, saremmo nell'Olimpo.
Oliver Stone riesce a mettere insieme la sua ferma volontà di denuncia di ciò che non gli piace della società americana e del capitalismo cinico in generale con una qualità espressiva, d'immagini e suoni come di interpretazioni particolarmente emotive e quindi forti. Ci sono anche grandi scene, compreso una bella corsa in moto, inquadrature e riprese che fanno il piacere del cinefilo eppure non si fa mancare nulla nel denunciare fatti recenti in modo più o meno esplicito, come lo scandalo dei mutui subprime, dei prodotti derivati, swap, future, surrogati... tutta spazzatura a confronto della quale lo stesso Gekko si definisce un angioletto di fatto. Nel 1987 lo stesso Stone non poteva immaginare una tale impennata di squallore della Finanza Creativa ed allora con Wall Street 2 ha trovato l'idea migliore per affrontare argomenti che evidentemente gli premeva esporre.
Bisogna solo scappellarsi davanti a questo grandissimo regista.
Consigliatissimo.
p.s.: negli Stati Uniti si va in carcere per reati finanziari. non ai domiciliari eh, proprio al gabbio! meditare...