Walter Bonatti: un grande bergamasco, un grande alpinista

Per me, che sono orobica-ladina e amo la montagna, oggi è un giorno di lutto.
Se ne è andato un uomo vero, un grande alpinista, un roccioso bergamasco, capace di grandi imprese e di grandi lezioni di vita.
Diceva che l'amore per l'avventura e quello per la montagna erano nati in lui da piccolo, con la lettura dei romanzi di Jack London.
Dal suo libro Montagne di una vita

La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che facevo. Se praticato in un certo modo è una scuolo indubbiamente dura, a volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel quotidiano. Se io dunque traspongo questi principi nel mondo degli uomini, mi troverà immediatamente considerato un fesso... è davvero difficile conciliare queste diversità. Da qui l'importanza di fortificare l'animo, di scegliere cosa si vuole essere. E, una volta scelto una direzione, di essere talmente forti da non soccombere alla tentazione di imboccare l'altra... 

Ed ecco l'articolo che Buzzati, un altro uomo di montagna, che di montagna scrisse e portò sempre nel cuore quelle Dolomiti che sono anche le mie cime, gli dedicò nel 1954, l'anno della conquista del K2
http://www.corriere.it/cronache/11_settembre_14/buzzati-articolo-edizione-54_2fd1b276-deba-11e0-ab94-411420a89985.shtml