"Confidando sulla sua discrezione e nell’anonimato, le scrivo il mio problema di cuore.
Come posso rianimare un cuore per altro perfettamente efficiente dal punto di vista organico, in modo da renderlo disponibile a sopportare le gioie e le pene d’amore?
Il mio sembra essere indifferente a qualsiasi passione ricambiata, preferendo passare direttamente alla fase di espiazione e sofferenza per chiunque sia a sua volta indifferente o avverso alla portatrice del suddetto organo.
Cordialmente
Ma caro il mio Giovanotto,
a me pare che tu stia usando il cervello e non il cuore! Credi a me, che di gioie e di pene ne ho avute in egual misura, eppure le ho continuate ad alternare sempre senza problemi. Non bisogna stare tanto a pensare in amore: cavalcare l'onda e via! E se poi va a finire male, c'è sempre un'altra onda a disposizione.
Ma quante lettere mi giungono , miei adorati ammiratori, mi ricordano quasi gli scritti di quando recitai la Salomè ! Ma che tempi, che tempi !
Un saluto a tutti !
Wanda.