Want To Buy Some Illusions? A Foreign Affair di Billy Wilder

Sullo sfondo in cartapesta di una città distrutta, Amidst the Ruins of Berlin, c'è un capitano statunitense, alto, aitante, sensuale, che si chiama John W. Pringle. Il suo volto scintilla come una pubblicità, le sue medaglie lo rendono il migliore, il suo sorriso conquista le donne. Tra cui lei, la mangiatrice d'uomini, la tigre, la strega tedesca, Erika von Schlütow, ex compagna di un gerarca piuttosto vicino a Hitler. E c'è una donna, una ricca congresswoman americana, che vuole sapere quale tra i suoi soldati difende quella lurida spoglia del nazismo.
Sarebbe l'occasione per un impegnativo capitolo del dopoguerra tedesco o per un melodramma lento, dal sentimentalismo un po' invadente e appiccicoso. Solo che il regista si chiama Billy Wilder e la naughty woman o, per dirla alla tedesca, die fesche Frau si chiama Marlene Dietrich. Il loro incontro cinematografico si sarebbe ripetuto circa dieci anni dopo con Witness for Prosecution (Testimone d'accusa), ma intanto si dedicarono a questo cangiante A Foreign Affair, che vede, accanto a loro, John Lund e Jean Arthur in una pellicola che non lascia riposo.
Scandalo internazionale, come si traduce in italiano il titolo di questo film del '48,  sa alternare momenti comici e buffi a una discreta tensione drammatica per un film che si regge sulla bravura attoriale e su una storia sufficiente a creare la giusta atmosfera attorno alle canzoni (soprattutto In den Ruinen von Berlin e la raffinata Want To Buy Some Illusions). La ricerca del colpevole - colpevole qui è chi ama, ahinoi - non crea ragione di particolari soprassalti, ma sempre, quando fa la sua comparsa una diva come la Dietrich, confronti e sguardi al fulmicotone tra uomini e donne alle prese col gioco dell'amore e dell'azzardo (tanto per citare un francese, che non fa mai male).
A Foreign Affair è un film tutto da godere, non profondissimo, ma non è questo che ti aspetti da Billy Wilder: hai quel che ti aspetti, una storia di persone alle prese con ciò che rimane dopo che tutto è finito, le schermaglie per continuare a vivere e sfuggire alle trappole che attendono di frenare la tua vitalità.