War Thunder: fra gioco e storia dell’aviazione (seconda parte)

Creato il 31 marzo 2015 da Masedomani @ma_se_domani

Stabilito di quale nazione volete sviluppare gli aerei, scegliendo fra forze dell’Asse, mezzi americani, inglesi, giapponesi o russi, e dopo aver iniziato a prendere confidenza con il gioco anche grazie alla prima recensione di questa serie non vi resta che iniziare a combattere. Le opzioni a disposizione sono molte:

Tutorial
lo suggerisci il nome: si tratta di missioni guidate studiate per farvi familiarizzare con i mezzi e imparare a sfruttarne le capacità in scenari differenti. Vi troverete a decollare e atterrare su una portaerei, scoprirete i segreti del bombardamento in picchiata, apprenderete la difficile arte del siluramento: ad ogni missione completata vi sarà assegnato un premio in valuta del gioco. Di conseguenza: completatele proprio tutte.

Un percorso grafico vi guida all’atterraggio

Battaglie arcade
E’ la modalità forse più popolare e più giocata: vi ritroverete a volare su una mappa tattica in compagnia di un massimo di altri 31 giocatori, suddivisi in due squadre chiamate a condfrontarsi per ottenere la vittoria. Potrete attaccare le basi nemiche, colpire i mezzi corazzati avversari e ingaggiare duelli aerei. Il realismo è abbastanza garantito (i caccia sono più manovrabili dei pesanti bombardieri, una raffica nel motore di un B-17 manda la power unit in fiamme, e così via) ma alcune caratteristiche – ad esempio la ricarica di bombe e munizioni durante il volo – sono più simili a quelle degli sparatutto.

Il classico circo dell’arcade mode (e c’è qualcuno che si è lanciato dall’aereo in fiamme)

Sembrano le Frecce Tricolori, ma è arcade mode :)

Battaglie realistiche
Qui si sale di grado: le manovre che superano i limiti strutturali dell’aereo lo faranno andare in pezzi, vento e altre condizioni climatiche rendono più complesso il volo, il vostro bombardiere ci metterà venticinque minuti a completare una virata e – soprattutto – per ricaricare bombe e munizioni dovrete far rientro alla base e attendere la manutenzione dopo l’atterraggio (o, nel mio caso, il quasi-schianto).

Yum! Una bella fila di carri da bombardare!

Battaglia simulatore
Non si scherza più: è la più realistica delle missioni possibili, una simulazione – lo suggerisce anche il nome – il più possibile rispondente al reale. Nessun mirino se non quello previsto nell’abitacolo del mezzo, nessuna possibilità di vista ulteriore rispetto a quella del pilota inserito nel suo gabbiotto, è escluso persino il supporto delle mappe tattiche. Scordatevi gli avvisi di stallo (se sbagliate una manovra ve ne accorgete una volta entrati in vite…) e preparatevi a dover settare manualmente quasi ogni aspetto del vostro aereo. Per gli appassionati, una vera manna “dal cielo”

In battaglia con il 109 (e uno Spit nel mitino)

Nella prossima puntata, faremo quattro chiacchiere sulle campagne dinamiche e le missioni storiche, racconteremo degli eventi creati dagli utenti e ci dedicheremo ad una prima serie di “consigli per l’utilizzo”. A presto!

Alfonso d’Agostino