Warrior, di Antonio Lanzetta

Creato il 07 marzo 2014 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Autore: Antonio Lanzetta
Titolo: Warrior. La vendetta del guerriero
Anno: 2014
Pagine: 240
Casa editrice: La Corte Editore
Genere: Fantasy
Formato: Cartaceo

“La guerra è come una bestia famelica, non sa aspettare. La guerra divora tutto.”
Cit. Antonio Lanzetta

Il romanzo (trama & giudizio):
“Warrior. La vendetta del Guerriero” è il secondo romanzo di Antonio Lanzetta, edito dalla casa editrice La Corte Editore nel 2014, all’interno della collana Labyrinth. Si tratta di un romanzo autoconclusivo, che da una parte ripercorre la scia del fantasy d’avventura, mentre dall’altra parte ci descrive un mondo immaginario in cui sono presenti tecnologie avanzate. L’autore si è servito di alcuni elementi “basilari” del fantasy (la figura del guerriero buono e quella dell’imperatore cattivo, la guerra che non può essere fermata, una terra da salvare etc.) soltanto per comporre un quadro completamente diverso da quello che il lettore si era immaginato sin dalle prime pagine.
Il prologo ha come protagonisti un certo Anareth Tendrav e il suo compagno d’armi, Kod McDrauw, impegnati in una missione di cui al momento il lettore non sa nulla. Dal primo capitolo in poi lo scenario cambia completamente; Lanzetta riesce a trasportare il lettore in un altro tempo con poche righe e, in una sequenza veloce di immagini cruente, descrive la guerra che ha piegato in due i cittadini di Andurian per poi delineare meglio l’identità del protagonista del romanzo, Darius. Si scopre immediatamente che Darius è un lanciere di Andurian nonché nemico giurato dell’imperatore Caio Settimo e dei suoi legionari, i quali seminano distruzione e terrore nel suo paese da tempo. Il protagonista è per primo vittima della crudeltà dell’imperatore, infatti nei primi capitoli è costretto ad assistere alla morte della madre, bruciata viva in piazza davanti a un pubblico impotente, e successivamente all’esplosione di una nave su cui si trovavano la moglie, Galeen, e il figlio neonato, Antioch. L’unica cosa che gli rimane è vendicarsi.
Sin da subito è facile intuire qual è il punto di forza dello scrittore. Il linguaggio, sebbene vengano usate parole poco ricercate, non risulta scontato o inappropriato grazie anche alle figure retoriche; inoltre i personaggi mantengono la loro personalità dall’inizio alla fine, soprattutto Darius.I dialoghi sono veloci, brevi e realistici. Con questo libro Antonio Lanzetta ha dimostrato di possedere la capacità di descrivere ogni situazione, combattimento, luogo o sentimento senza appesantire inutilmente la storia.
La descrizione di un luogo immaginario, ad esempio, è arricchita da parole semplici, parole intrecciate che lasciano al lettore la possibilità di vedere chiaramente l’immagine che l’autore ha ricostruito.

“[…] Il tunnel sfociava in un antro dalla forma ovale, come un corso d’acqua che si riversa in un lago di granito e acciaio. I cristalli luminosi mutarono di tonalità. Ventagli di luce rossa si dilatavano nella sala, rivelando varchi che perforavano le pareti. Altri corridoi si dipartivano da quell’ambiente, ramificazioni di una struttura che Darius immaginò si estendesse per miglia nel sottosuolo. […]” Pag. 148.

E’ logico che per scrivere un fantasy bisogna porsi dei limiti come in un qualsiasi altro genere letterario, cosa che non tutti tengono a mente perché si pensa che per scrivere un fantasy bisogna dar sfogo alla fantasia e riempire la pagina con tutto ciò che passa per la testa, magari cose irreali che non potrebbero mai accadere e che non c’entrano niente con il resto della storia. Anche se si ha voglia di descrivere il proprio mondo fantastico sotto qualsiasi punto di vista, è bene ricordare che fornire informazioni di troppo al lettore potrebbe soltanto annoiare. In questo romanzo ogni descrizione viene utilizzata al momento giusto. Nessuna di queste risulta superflua perché ci permette di immaginare ciò che sta accadendo e ci mette al corrente delle emozioni provate in quel momento da un determinato personaggio.

Ciò porta a quella che definirei immediatezza, altro punto forte del romanzo. Non ci sono pause. Non ci sono attese. Non c’è un solo momento in cui la storia rimane bloccata in un punto, neanche quando i protagonisti sbarcano su Lydra per cercare il laboratorio sotto la Città Morta. Tutto è immediato, l’autore rende la lettura scorrevole utilizzando un linguaggio semplice ma ricco, e mettendo in rilievo scene diverse collegate fra loro; tutto è immediato perché l’autore non rivela mai qualcosa in più ed è come se il lettore avesse le stesse conoscenze del personaggio principale, come se dovesse andare fino alla fine per sciogliere il nodo dell’intreccio.
E’ un romanzo che consiglierei agli amanti del genere fantastico e ancor più a chi ama i combattimenti, le guerre e il sangue; gli scontri corpo a corpo e quelli armati all’interno di questo libro non lasciano spazio alla noia. “Warrior” verrà apprezzato da chi ama l’azione e quel pizzico di fantascienza che non gusta mai. Naturalmente lo sconsiglio a chi ama il genere urban fantasy e paranormal romance perché, nonostante i sentimenti che Darius prova nei confronti della moglie Galeen e del figlio Antioch svolgano un ruolo fondamentale all’interno della vicenda, non sono presenti scene d’amore in “Warrior” se non scene di “amore passato”; quei sentimenti che l’anduriano protagonista conserva nel cuore, sensazioni che riemergono nel momento in cui deve compiere una scelta.


Sull’autore:
Antonio Lanzetta è nato a Salerno il 12/02/1981, dove vive e lavora. Si è laureato presso l’Università degli Studi di Salerno ed è un appassionato di arti marziali, fantasy, sci-fi, giochi di ruolo e videogames. Fanboy di Star Wars, ha scoperto la letteratura fantasy all’età di dieci anni grazie a Terry Brooks. Ha pubblicato il romanzo “Ulthemar – La Forgia della Vita” con Editrice GDS nel 2012, dei racconti brevi “L’Orologio” (La Corte Editore), “L’ordalia di Joachim” (Edizioni Scudo) e “Le Ombre di Keidoran” (Albo n.4 – Scritture Aliene, EDS). Sempre nel 2012 si è classificato al primo posto nel concorso letterario nazionale, “Nuove Chimere”, con “Ulthemar – La Forgia della Vita” come miglior fantasy sperimentale.
“Warrior. La vendetta del guerriero” è il suo nuovo romanzo fantasy d’avventura, edito nel 2014 da La Corte Editore.

Sito web ufficiale dell’autore: antoniolanzetta.wordpress.com

Laura Buffa



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