Questa "rivoluzione dei comics" portata avanti soprattutto da Moore (ma anche da Miller, Morrison, Gaiman, Ellis), ha portato il medium fumetto ad un livello superiore, modificando tematiche ed ambientazioni, immergendo i protagonisti in scenari distopici, futuribili e contemporanei.
Alan Moore
Moore propone l'uso ricorrente ed echeggiante dei simboli e del testo, tanto che, ogni vignetta ha fino a tre diversi piani di lettura, mettendo il lettore in condizione di seguire solamente la trama del fumetto, di leggere gli inserti per gli approfondimente o "ripassare" il tutto, andando a scrutare cosa avviene nelle scene laterali o sul fondo. Watchmen è un mondo alternativo ambientato nel nostro mondo, per questo perfettamente delineato con la nostra storia. Moore crea un contesto dove inserire i suoi eroi in maschera, che sono anti-eroi, non adatti a questo ruolo, incapaci di esserlo, costretti al compromesso per salvare l'umanità, ma comunque destinati a fallire.Questo è forse uno degli interrogativi di fondo dell’opera di Moore , insieme ad altri: continua ad avere senso un piano di giustizia perseguito anche a discapito di chi dovrebbe proteggere? e chi dovrebbe decidere chi difendere, e come? Watchmen è stato scritto e ambientato negli ultimi anni della Guerra Fredda, periodo storico nel quale queste domande erano sicuramente sentite più che mai, ma ancora oggi non mancano casi che sollevano dubbi di questo tipo, anche a casa nostra.
I puristi storgono il naso, però bisogna ammettere che racchiudere in una pellicola di due ore e mezza una graphic novel come Watchmen era un'impresa ardua, se non impossibile.
Snyder vi è riuscito, almeno in parte, creando un cast fantastico (Il Comico , Rorschach e Dr Manhattan su tutti), con un'ottima colonna sonora, riproducendo alcuni dialoghi in modo magistrale.
Nell'insieme sono andati persi molti dettagli ed alcune perle, come i "Racconti del Vascello Neno", il fumetto dentro al fumetto, un esempio di metanarrazione postmoderna utilizzata per mettere in risalto i temi della trama principale.
Un consiglio: guardatelo dopo aver letto il fumetto (lo si trova anche in biblioteca ormai!), perchè nonostante i gradevoli sforzi della computer grafica non c'è paragone che tenga. Stravince la sobrietà e la pulizia del cartaceo a tutto discapito del medium visivo che, diluendo e mozzicando la trama, rende il film un tantino lento, faticoso e leggermente sensazionalista per chi affronta Watchmen per la prima volta. Appare, invece, assai più dispersivo e frammentario per chi vuol sentire ogni battuta uguale uguale a come l'ha letta tempo fa, sul suo bel volumone.
(Royal Driver, Sbrillo!)