“Wayward Pines” post rivelazione: non ci sono trucchi, bugie o manipolazioni conferma Chris Hodge

Creato il 12 giugno 2015 da Linda93

Esattamente come promesso, a metà stagione, l’ultimo episodio di “Wayward Pines” ha rivelato la verità, tutta la verità forse un po’ difficile da assimilare nel suo complesso.

“Al di là del fatto che era una narrazione brillante, è stata un’idea brillante. E non è davvero sci-fi. Credo che si potrebbe sostenere trattarsi di fantascienza. Ma non c’è magia. Non ci sono poteri. Non ci sono creature di un altro modo. Ok, ci sono creature di un altro modo. Ma loro siamo noi” spiega il boss del dramma Fox, Chad Hodge circa la rivelazione che la serie è in realtà ambientata oltre 2000 anni nel futuro.

Lo showrunner continua, “proprio come ne Il Sesto Senso, non ci sono trucchi, bugie o manipolazioni a Wayward Pines. Non abbiamo voluto raccontare questa storie per imbrogliarvi. Quando Ethan lascia un messaggio vocale alla moglie Theresa, lo fa davvero. Quando Theresa guarda il suo telefono e non vede messaggi, lei sul serio non ha ricevuto messaggi. Quando Beverly è morta, è morta sul serio, quando lo Sceriffo Pope è morto, è morto sul serio. È tutto vero. So che avrete un sacco di domande… come hanno fatto a sopravvivere tutti questi anni? Il viaggio nel tempo? Otterrete più risposte nel prossimo episodio, sarà mostrato perché e quando. Ma ripeto, niente magia. Fiction? Forse. Scienza? Sì”.

Circa il perché i ragazzi vengono istruiti a questa verità e gli adulti no, Hodge ha la risposta per noi. “Ripensate a quando eravate in terza o quarta elementare e vi insegnavano il sistema solare. Avete visto immagini di Plutone, di Nettuno, delle stelle, delle comete, del Big Bang, ma niente di tutto ciò poteva esser visto a occhio nudo o esser toccato con le mani, ma lo avete accettato senza pensarci due volte. Ma se ti succedesse a 40 anni, non hai mai sentito parlare di niente del genere e un tizio improvvisamente cercasse di convincerti che ci sono nove pianeti nel cielo. Si potrebbe pensare che è pazzo”.

E questo ci porta alla realtà che “le menti giovani sono più aperte, più curiose e più favorevoli rispetto a quelle adulte. E i ragazzi desiderano sentirsi speciali, importanti. Vogliono avere fiducia, più che altro perché nessuno si fida di loro. Qui, a Wayward Pines, i ragazzi vengono chiamati la Prima Generazione perché sono i primi a fidarsi con la verità. Sono speciali. Importanti”.

Mi piace il volto di Ben, quando lui è in piedi di fronte a quei ragazzi che conoscono la verità. È stato un emarginato in tutta la sua vita, ma adesso è il benvenuto come uno dei futuri leader delle ultime persone rimaste sul pianeta. Questa è una cosa grossa. E i genitori semplicemente non capiscono conclude Hodge.   [Entertainment Weekly]


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