E' proprio in quest'ottica che l'ONG Volontari per lo Sviluppo ha lanciato una campagna di informazione/forrmazione dal titolo chiaro: Ong 2.0 cambiare il mondo con il web che partirà oggi con il primo webinar (neologismo frutto della associazione tra web e seminar, letteralmente seminario online) con Robin Good.
Vi è poi una questione culturale per cui oggi l'informazione e lo scambio di idee viaggiano in modo rapido e attraverso vie diverse dal passato e meno formali. Fino a pochi anni fa chi voleva comunicare nella rete spendeva la maggioranza del tempo a costruire il contenitore (ad esempio un sito internet), magari passando ore davanti ad una stringa in linguaggio htlm che non funzionava. Oggi grazie a blog e social network - che sono strumenti di una semplicità imbarazzante - il tempo è speso nella quasi totalità sui contenuti.
Sono passati solo 20 anni da quando il governo statunitense "liberalizzò" internet (fino al 1991 solo ad usi governativi-militari e per la ricerca) e i progressi sono stati straordinari e oggi la rete è divenuta un luogo frequentato quasi da tutti.
I recenti fatti delle "rivolte arabe" hanno dimostrato quanto gli strumenti veloci di comunicazione sono stati in grado di organizzare le folle. Certo poi la rivoluzione si fa nelle strade, nelle piazze non nella rete, ma l'impulso della cosidetta "piazza virtuale" è stato enorme ed ha contribuito alla caduta dei regimi.
Certo che oltre a chi opera nelle cooperazione internazionale, le ong in particolare, a cui i nuovi strumenti possono dare un nuovo impulso all'azione, anche chi vive nel Sud del mondo si appresta a vivere una vera e propria rivoluzione culturale. In Africa la comunicazione viaggia velocemente (vedi post Comunicare in Africa) proprio in questi giorni il cavo in fibra ottica che metterà in relazione Londra con il Sudafrica attraverso tutta la dorsale occidentale è giunto in Sierra Leone e corre velocemente verso il sud. In Africa Internet cresce a ritmi stupefacenti e con tecnologie all'avanguardia (quindi bypassando più di qualche tappa) e potrà senz'altro essere uno stimolo allo sviluppo del continente.
Si è oramai creata una nuova opportunità di volontariato sociale, cioè quella cyber-volontario, ovvero chi dedica una parte del proprio tempo libero al lavoro di rete, sia esso quello dello divulgazione, della formazione o dell'organizzazione. In altri termini si stanno spalancando le porte ad altri, alcuni ancora inesplorati, sistemi di partecipazione attiva.