WEEK-END +24 - Cari Conte e Stramaccioni, bisogna saper perdere

Creato il 07 gennaio 2013 da Calcisulcalcio
INTER. Un netto tracollo quello interista, un pesante 3-0 ad opera dell'Udinese di Guidolin, ma soprattutto una carenza di gioco in mezzo al campo preoccupante, con le sole invenzioni di Cassano e Guarin a dare luce alla manovra. Eppure l'analisi del tecnico nerazzurro è stata di tutt'altra natura. Intervistato al termine della gara dai microfoni di Sky, Stramaccioni ha attribuito la sconfitta ad un fantomatico errore arbitrale: "Su Palacio era rigore ed espulsione, sullo 0-0 ti cambia la partita. Poi onore all'Udinese che ha fatto la sua gara e ha meritato, ma l'episodio è stato determinante". Peccato che guardando l'azione a velocità naturale e successivamente rallentata, si evidenzi quanto non sia affatto rigore, anzi l'azione è viziata da fuorigioco iniziale di Palacio e successivamente da un tuffo in area giustamente punito con il cartellino giallo. Insomma complimenti all'arbitro, altro che "episodio determinante". Assai più determinanti invece i ripetuti errori di Palacio sotto porta e l'occasione mastodontica divorata da Jonathan a porta vuota, poi per la legge non scritta del calcio "gol sbagliato, gol subito", è arrivata la rete del bomber Di Natale che ha permesso all'Udinese di giocare di rimessa e vincere. Questa la corretta analisi del match. 
JUVENTUS. L'altra caduta di stile della domenica è quella di Conte, che arrabbiatissimo e livido in volto ai microfoni di Sky si affrettava a sentenziare: "C'erano due rigori netti per la Juventus, quello su Matri e quello su Bonucci", poi fattogli notare da tutto lo studio che non era poi così lampante il fallo su Bonucci, lui insiste: "è rigore netto, viene trascinato a terra dal difensore", peccato stesse parlando di un contatto "dozzinale" in area, di quelli che se ne vedono circa 60 a partita ad ogni calcio piazzato o corner, della serie "le partite finirebbero 18 a 16 con tutti quei rigori". Insomma un Conte infuriato con gli arbitri, dove in realtà la Juventus, nel conteggio annuale delle sviste, è in netto saldo positivo. Strano non attribuire la sconfitta contro la Samp, per giunta in 10, a proprie mancanze tecnico-tattiche o alla giornata storta di Buffon. Forse la poca abitudine alla sconfitta ha generato la consapevolezza che quando si perde non è mai colpa propria. E' proprio vero, a questo gioco bisogna saper perdere o si rischia di fare figuracce.
(articolo pubblicato da IBTimes)
di Cristian Amadei

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