Come si capisce bene dal titolo è ripartito il campionato di serie A che già assegna i primi punti in classifica e determina i primi giudizi sul mercato estivo appena chiuso.
In particolare mi soffermo sulla gara tra Roma e Cagliari giocata ieri all'Olimpico e seguita in diretta dal sottoscritto.
Il Cagliari si è imposto per 1-2, con rete del solito Daniele Conti (con l'aiuto di un braccio mi è sembrato) che come ogni volta segna alla squadra di suo papà Bruno, e visto che avrebbe sempre voluto giocare nella Roma ma non ne ha mai avuto modo, si vendica così, giocando sempre la partita della vita contro i giallorossi, peccato che poi il resto dell'anno passeggi su livelli mediocri e che non segni quasi mai, tanto che il Cagliari lotta sempre per la salvezza, ogni stagione, e il suo beniamino con lei, senza acuti, tranne che contro la Roma.
Le altre reti sono state segnate dal giovane e promettente El Kabir e da un redivivo De Rossi apparso in buona forma; c'è poi una rete annullata al giovanissimo Borini, neo acquisto della Roma, che dopo pochi secondi dalla sua entrata in campo aveva pareggiato i conti, solo che l'arbitro non era daccordo con il resto dello stadio.
Non voglio commentare troppo l'operato dell'arbitro, niente di speciale, ne ho visti di migliori, si potrebbe considerare esagerata l'espulsione di Jose Angel, si potrebbe recriminare sugli episodi che hanno determinato il vantaggio e il mancato pareggio, ma siamo alla prima giornata, e di sicuro non centra più di tanto sul risultato finale.
Il punto è infatti un'altro, è il calcio contro l'anticalcio.
E' la contrapposizione di una squadra giovane e arrembante nonostante il poco tempo che si allena con i nuovi acquisti, contro una navigata squadra da salvezza con in panchina un condottiero abile.
Vedere per circa 80 minuti la Roma giocare il pallone, produrre trame di passaggi e azioni arrembanti, contrapposte a un Cagliari chiuso nella propria metà campo con tutti i giocatori impegnati a difendere, mi ha dato da pensare e parecchio...
Vedere Agazzi volare come un forsennato a far miracoli, vedere i difensori cagliaritani gettarsi su ogni tiro come ad immolarsi, e produrre giusto un paio di tiri, i necessari per fare i due gol del risultato, mi hanno aperto gli occhi...
Questa Roma fa davvero paura.
Questa squadra costruita con una miriade di giovani talenti (Lamela, Pjanic, Gago, Jose Angel, Krkic, Borini), affiancati da navigati ex campioni del mondo (Totti, De Rossi, Perrotta, Juan), praticamente perfetta in ogni zona del campo, con i vari Burdisso, Heinze e Cassetti dietro, e una panchina molto lunga, fa davvero venire i brividi.
Questa squadra potrà raggiungere ogni obiettivo, nel tempo costruirà un gioco e una sicurezza che mai la storia dei giallorossi ha visto ultimamente, nemmeno nell'era Capello, nemmeno nell'era Spalletti, forse solo nell'era dei Bruno Conti, Di Bartolomei, Falcao, Pruzzo, quella si, ma in fondo è lontana da me che nato nel 1981 non ho potuto gioire di quel calcio d'altri tempi.
Quando vedi una squadra giocare bene a calcio, farti venire i brividi e accendere il tifo dal profondo del cuore e un'altra squadra difendersi chiusa a riccio per 90 minuti e fare due reti in contropiede nei soli due tiri possibili capisci molte cose... la prima è che il Cagliari e il suo anticalcio non faranno una gran strada.
La seconda, che la Roma nelle sue gare giocate fino ad ora ha incontrato solo dighe, muri di carne chiusi in se stessi e miracoli di portieri, e questo non durerà per sempre, la squadra è molto vicina al decollo e sarà molto difficile fermarla, questa sarà la roma più bella di tutti i tempi, capace di ogni record, e la prima a farne le spese forse sarà l'Inter nella prossima giornata, una Roma così farà brillare gli occhi di tutti anche quei codardi che sono già pronti ad attaccarla al muro (...che sia invidia?).
di Cristian Amadei