Un fine settimana più che intenso quello appena conclusosi nella capitale, tra sport, politica e spettacolo.
San Remo ci ha lasciati liberi dalle sue grinfie, con la solita autocelebrazione dei miti sfornati dalla stessa tv, premiando Emma, Arisa e Noemi, che non sono certo Vasco, Jovanotti e Ligabue...
Per l'ennesima volta si dimostra come il mondo dello spettacolo serve solo a lanciare persone già facenti parte del jet set, che escono da un programma ed entrano in un altro, trionfano a San Remo (vedi i Marco Carta e Scanu), vengono ospitati o sputano opinioni in altri format, si spogliano o litigano, insomma noia e nulla più.
Allo stadio Olimpico mentre la Roma trionfava contro il Parma grazie alla rete del giovane Borini, appariva nel bel mezzo della Curva Sud più di uno striscione fortemente critico ai riguardi della Santanchè.
Gli striscioni recitavano "Santanchè 9 anni anche a te" e poi "Prima piangi al funerale poi difendi quel maiale" e infine tanto per chiudere in tradizione romana "Troia".
Il tutto in relazione alle affermazioni rilasciate in settimana dalla Santanchè riguardanti la condanna all'agente Spaccarotella, l'omicida di Gabriele Sandri, "gli agenti che sbagliano non sono mai assassini".
Eppure la Santanchè aveva pianto ai funerali di Gabriele Sandri dicendosi vicina alla famiglia.
In quel del Palalottomatica invece trionfava il Trento nelle finali di coppa Italia di volley maschile. Con una splendida rimonta vinceva per 3-2 contro Macerata portandosi a casa il titolo. Come per il rugby, anche per la pallavolo festa di sport e fair play, tanti sorrisi e nessun problema di ordine pubblico.
Appuntamento a tutti al prossimo week-end.
di Cristian Amadei