Non sappiamo davvero da dove cominciare tante sono le componenti evidenziate dai nostri inviati e dal personale dello stadio, tuttavia cercheremo il più possibile di esporre le tante problematiche segnalateci.
“Molti problemi riscontrati nel malfunzionamento della biglietteria che ha venduto più biglietti del dovuto, provocando doppi posti occupati con disagi sfociati in altra assegnazione di posti a chi cmq aveva pagato 35€ di parterre, oppure addirittura posti segnati su pezzi di carta bianca.” ci dicono C.A. e F.A., e inoltre “nessuno occupava il suo posto, moltissimi erano in piedi e le scale occupate dal pubblico.” - “inutile non si spostano” esclama la steward L.
“Si sono venduti tutti i posti, non c’è spazio nemmeno per noi della squadra” ci dice Mariani della primavera che non è potuto entrare, mentre rincorre la sua fidanzata infuriata.
Pesanti anche le carenze dello stadio, molte e troppe le parti visibilmente arrugginite, durante l’apertura delle porte per il deflusso dei tifosi, un battente in ferro di circa un metro è caduto colpendo lo steward C.A. che l’aveva aperta che ce lo ha segnalato “per fortuna non mi sono tagliato”.
Molti i problemi con i servizi igienici che non erano agibili a pieno, come ci riferisce lo steward F.A., e sempre lui ci segnala che prima della gara, c’è stato il “distacco” di una cancellata carrabile causando problemi per l'apertura fino al termine della riparazione, aumentando le code al di fuori degli stadio già considerevoli.
Molti dei tornelli automatizzati non erano funzionanti, obbligando allo smarcamento manuale, in particolare ci soffermiamo su quelli nel settore ospiti, la curva S. Martino, che dall’apertura dei cancelli – come ci riferisce la steward V.P. - e per tutto il tempo (2 tornelli) non hanno funzionato, costringendo il personale a effettuare tutti gli ingressi in sblocco manuale, controllando i tifosi in tre persone con un solo metal detector, e tenendo presente che 404 ospiti sono arrivati tutti insieme. Creando malcontento nella tifoseria ospite.
Fitto lancio di oggetti (bottigliette, caffè borghetti, accendini, aste di bandiera, urina) tra le due tifoserie che erano molto vicine e separate da una “misera barriera”, come ci riferisce la steward V.P., tra l’altro provocando il ferimento di un tifoso ospite medicato dalla Croce Rossa.
La steward A.S. piuttosto sconvolta ci racconta in un’intervista quanto accaduto invece nella curva Est, quella occupata dal tifo caldo della Ternana, le “Fere”:
“I tornelli dovevano aprire all'una, i tifosi erano schiacciati davanti ai cancelli aspettando di entrare. C'è stata una forte discussione tra la nostra responsabile Letizia e il capo delle forze dell'ordine sul posto dovuta al ritardo nell'apertura dei cancelli che ha riscaldato ancora di più l'animo dei tifosi che hanno iniziato a prendersela con gli steward con insulti. Una volta aperti i cancelli i tifosi sono entrati in massa e noi steward non abbiamo potuto gestirli, anche perchè eravamo 3 donne e soltanto 3 uomini ed io personalmente sono alta 1 metro e 58 e non credo di essere in grado di gestire una folla del genere. Il coordinatore del nostro settore è stato travolto dai tifosi e la sua radio è stata rotta. Un tifoso ha perso una scarpa, che gliel'ho ritrovata a 200 metri di distanza. Una collega è rimasta bloccata col braccio sul cancello durante la carica ed era dolorante. In tutta questa situazione di emergenza le forze dell'ordine non hanno effettuato alcun intervento, aspettando che la situazione si risolvesse da sola.”
E poi ancora: “Ciò che voglio dire è che magari visto che gli steward della Ternana si sono trovati a gestire un evento di una portata molto più grande del normale avrebbero potuto essere più umili ed ascoltare i consigli di persone che invece sono più abituate a gestire eventi con tifoserie molto calde, anche perchè il fine comune era sempre lo stesso. Invece hanno deciso di fare il muro e in modo autoritario si sono imposti cadendo negli evidenti errori grossolani ed assolutamente evitabili con pochissime accortezze. Non credo di tornare a prestare servizio lì e non per paura di essere caricata dai tifosi, ma perchè non posso tollerare il modo di gestione dell'evento da parte della sig.ra Letizia e quindi mi faccio volentieri da parte sperando, che un giorno magari, quando si troverà a gestire eventi di tale portata considerando la possibilità per la Ternana di salire in serie B, dirà...qualcuno me l'aveva detto...”
Inoltre ci segnala un altro steward M.C. che una sua collega presentatasi sul posto con oltre 1 ora di ritardo, parlava alla radio in maniera colloquiale chiamando “zio” la persona in comunicazione con lei al centro radio, svolgendo servizio di filtraggio senza fratino di riconoscimento fino a che non le è stato portato sul posto a cancelli aperti.
Le più gravi inadempienze però accadono a bordo campo, dove lo steward M, spinge via il giocatore del Taranto Antonazzo, espulso per fallo di reazione mentre si stava recando fuori dal campo.
Uno steward, del quale non emerge il nome, ma a detta del Delegato alla Sicurezza Marco Mainardi, è un dipendente comunale, è stato allontanato dal servizio dopo che aveva lanciato oggetti al pullman del Taranto fomentando il pubblico circostante a fare lo stesso, il tutto condito da sputi e insulti.
Non da meno il comportamento dell’allenatore del Taranto che espulso dal campo dopo la rete del pareggio per essere entrato in campo correndo e urlando e tentando di abbracciare i giocatori della sua compagine, si rifiutava di abbandonare il terreno di gioco restando a bordo dei cartelloni pubblicitari dietro la porta, proprio dinanzi alla curva Ternana che iniziava a scaldarsi e a lanciare oggetti verso di lui.
Quando al termine della gara chiediamo ai Delegati spiegazioni sul perché del personale femminile e di piccola statura fosse impiegato in settori “caldi” e pericolosi, ci viene risposto dalla responsabile dell’assegnazione: “io conosco i miei tifosi, si fermano se vedono delle ragazze piccole e carine, sono galanti” (non si sono fermati) e poi ancora “non e successo nulla di grave oggi” (ma lei dov’era?). Risposte che non ti aspetti da un delegato alla sicurezza dopo una giornata così, un pomeriggio di ordinaria follia.
di Cristian Amadei