Week end con il vecchio monaco= verticale di Dom Perignon

Da Vini&terroir

Lo scorso ottobre  era nella terra di Champagne in occasione dell’annuale visita a Dom Perignon. Tempo caldo, tanto che i veri champenois hanno detto che stare in maniche corte alla fine di ottobre non era mai successo. Sempre interessante la visita al vecchio monaco: si inizia con il trasporto alla loro storica dimora chiamata Chateau de Saran, nel mezzo della Cotes de Blanc immerso nelle vigne grand cru destinate all’assemblaggio del Dom Perignon. Per informazione la sezione Grand Cru della Dom Perignon è di circa 320 ettari.

La sera come al solito la cena delle 7 sensualità, cena fortemente voluta da Richard Geoffrey, dove si ruota intorno al millesimo 2003 e a tutte le sue sfaccettature di sapori ed aromi. Per esempio il 2003 è stato decretato come uno champagne riconoscibile dall’aroma di rosa ed allora a tavola è un’esplosione di gelati alla rosa, di cous cous di pesce innaffiato di brodo di rosa  e via dicendo. Effettivamente il millesimo 2003 viene risaltato da questi abbinamenti e ne esce sempre vincitore. A fine serata per il dopo caffè ci siamo deliziati con uno splendido oenoteque 1969=divino. Il giorno seguente sveglia presto e dopo colazione, subito una visita per i vigneti con spiegazione su tanti aspetti della viticultura applicata in modo particolare dall’equipe di Dom Perignon.

Partenza per l’abbazia di Hautvillers, il luogo dove è vissuto il mitico monaco che rivoluzionò il modo di fare vino e di pensare della Champagne dove nella sala adiacente all’abbazia abbiamo iniziato la degustazione.

ingresso al vigneto clos sacre

Prima di chiuderci nella sala degustazione abbiamo fatto un giro al famos clos sacre, un piccolo vigneto all’interno dell’abbazia dove Dom Pierre Perignon fece i primo esperimenti sulla qualità delle uve.

La degustazione inizia, ovviamente, con il millesimo corrente il 2003.

DOM PERIGNON 2003

Annata difficile con una gelata primaverile di Chardonnay. Il vino è eccellente, bella bollicina, consistente e fine. Al naso è netto, grasso, cremoso, con il classico leggero fumè ( caratteristica minerale del vecchio monaco) con una paletta aromatica varia che spazia dai frutti rosi, litchi, ibiscus, fino all’albicocca e pesca, che dimostrano un’ ottima maturità del frutto: Al palato è fresco con una leggera ma intrigante ossidazione, voluta. Il vino è più aggressivo rispetto alla finezza classica che il monaco ci ha abituato. Il vino ha riscontrato un successo incredibile in United Kingdom.

DOM PERIGNON 2002

Si ritorna su un’ottima annata allo stile classico Dom Perignon. il vino è ottimo, cremoso, molto più minerale, sempre con un leggero tostato, sapori di nocciole, di frutti più acidi che spaziano dalla mela verde al pompelmo che sottolineano la percentuale maggiore dello Chardonnay. Buona la struttura con ottima freschezza minerale

DOM PERIGNON 2000

Il vino è ancora chiuso, molto teso ma fine con stile molto classico. Ottima freschezza, grasso, setoso, agrumi come il cedro ed il mandarino. leggero tostato, un fumè nel finale con finale persistente.

DOM PERIGNON 1996

Il vino presenta un’ottima evoluzione, classico tostato e fumè molto marcato. Pera, nocciola e mandarino. Ottima freschezza, palato minerale, cremoso, mieloso, fine ed elegante con una leggera ossidazione. Degorgè nel 2004

DOM PERIGNON OENOTEQUE 1996

Degorgè nel 2009. Il colore è più chiaro rispetto alla bottiglia classica. Complesso, fumè, tostato, aromi di lieviti, ottima la freschezza minerale con aromi marcati di mela e cedro. Non mostra segni di invecchiamento e ci regala un naso molto più intenso. L’ossidazione è molto più leggera in quanto il contatto prolungato sui lieviti lo preserva dall’azione dell’ossigeno. Finale iodato.

DOM PERIGNON ROSE 2000

Colore rosa aranciato, con ottima presa di spuma. Al naso è molto fine con ottima freschezza. Gli aromi sono marcati dai frutti rossi e da spezie orientali con una predominanza di rose. Cremoso, fine, finale minerale.

DOM PERIGNON OENOTEQUE ROSE 1992

Degorge nel 2007. Il colore è molto meno carico rispetto al 2000. E’ più tostato, più complesso, fumè, con sentori di ribes rosso. Il frutto e la bocca sono ottimamente maturi, è cremoso, fine ma grasso con ottimo finale minerale. Molto elegante e delicato.

DOM PERIGNON OENOTEQUE 1975

Evoluzione molto marcata ma non fastidiosa. Note mielose,tostato con aromi di albicocca  e cedro: La bocca è piena, ottima espressione dello Chardonnay. Bell’evoluzione, minerale, sempre ottima la freschezza. Le bollicine sono scarse all’aspetto visivo ma al palato l’effervescenza è un piacere.

DOM PERIGNON OENOTEQUE 1969

Complesso, austero, minerale, aromi terziari, funghi, sottobosco, tartufo con accenni di agrumi. Bocca mielosa, minerale, fresco, molto lungo nel finale: se si vuole paragonarlo ad un vino mi ricorda un grande Bourgogne Blanc come un Montrachet oppure un Batard Montrachet.


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